Quella che vedete qui sopra, sì, è l'unica foto che ritrae Serdar Tasci con la maglia del Bayern. Un misero scatto che racconta dei soli 53' minuti giocati da quando è arrivato a Monaco, (non) affare last minute dell'ultima sessione di mercato invernale. Gli infortuni di Boateng, Benatia, Martinez e compagnia avevano costretto la dirigenza del club bavarese a trovare una soluzione rapida, per ovviare a un problema che, visti gli impegni su più fronti, poteva diventare più di un semplice ostacolo.
Detto, fatto: presero al volo dallo Spartak il tedesco ex Stoccarda, uno che la Bundesliga la conosce bene. "Ci potrà aiutare, ha qualità ed esperienza", disse il ds Sammer durante la presentazione. 2.5 milioni per il prestito di sei mesi versati nelle casse del club russo, con un riscatto che avrebbe fatto schizzare il costo dell'operazione a più di 10 milioni di euro. Tutto bello, anche perchè il momento Tasci - per i motivi di cui sopra - arriva già dopo venti giorni dall'atterraggio a Monaco: titolare contro il Darmstadt, appena prima della trasferta di Torino in Champions League. Prestazione rivedibile, con un errore di marcatura su Sandro Wagner costato caro. A lui e allo stesso Bayern.
A ribaltare il risultato ci avevano pensato poi Müller e Lewandowski, proprio appena dopo la decisione di Guardiola che aveva stupito tutti: fuori Tasci al 53'. La tabella dell'assistente che si alza per il cambio è l'ultimo segnale della presenza del difensore dello Spartak in maglia Bayern. E pensare che all'inizio si pensava potesse anche figurare contro la Juventus, in un ottavo di finale di Champions. Invece no, Pep ha preferito trasformare Kimmich e adattare Alaba, relegando Tasci a tribuna e panchina. 53 miseri minuti, poi scomparso nel nulla. A restare è solo una 'salata' prova della sua presenza sul conto del club tedesco: 2.5 milioni per 53' in campo, per un totale di 47 mila euro per minuto giocato. Poteva essere un affare, invece è stato solo un costoso tappabuchi.