Nome: Andrija. Cognome: Filipovic. Segni particolari? Una tripletta ieri pomeriggio contro l'Inter nel Torneo di Viareggio. Bum, bum, bum: gol e sorrisi. "E finalmente", sussurra chi lo conosce bene. Giocatore dalla qualità impressionanti, giurano. E c'è da iniziare a crederci, perché la maturazione - piano piano - sta finalmente arrivando. Le ali su cui lo Spezia vola al Torneo di Viareggio sono croate, arrivano dal Rijeka ed hanno quasi 19 anni. Non è fra i più giovani Andrija certamente, ma si è preso il suo tempo per crescere al meglio. Un percorso "a modo suo, diverso" raccontano: una strada che adesso non passa più inosservata.
L'occasione in Italia era già arrivata: un anno fa la chiamata della Juventus, poche presenze e troppe poche tracce lasciate in Primavera per conquistare la conferma. Lui, cuore blaugrana che sognava di giocare con Pogba, non si è arreso. Ed è arrivata la seconda chance: lo Spezia ci ha provato, ingolosita dal talento grezzo di Filipovic. La Juve non lo aveva riscattato, il rapporto forte tra i liguri ed il Rijeka ha fatto il resto. Una carta su cui puntare, sicuri che fosse quella vincente. E tutto sommato la scommessa non è andata male... Un mese e mezzo devastante in campionato, 9 gol in Primavera e 4 in due gare al Viareggio: non c'è da stupirsi che su di lui inizino ad arrivare tante richieste. I rumours sul futuro però possono aspettare, a fine stagione Spezia e Rijeka si sederanno e decideranno cosa fare.
Bastone e carota, per valorizzare il suo talento e sistemare un carattere "esuberante": così, in pochi mesi, lo Spezia gli ha cambiato la vita. Lo avevano etichettato come erede di Sadiq, quello che quest'anno ha esordito in A con la Roma: paragone fuori luogo, due giocatori diversi. Filipovic sta mostrando ora tutto il proprio repertorio: qualità importanti, forte nell'uno contro uno, una sterzata micidiale per i difensori ed un'abilità fuori dal comune sui calci piazzati. Su dieci punizioni trova l'incrocio otto volte, racconta chi lo spia negli allenamenti con lo Spezia. Squadra che adesso se lo coccola in un Viareggio che sta diventando d'oro per lui e per la squadra. Golden... Boy? Chissà, la strada è quella giusta. "E finalmente", esulta chi lo conosce e lo ha voluto. Il suo biglietto da visita, Andrija Filipovic, ieri lo ha lanciato al grande calcio: con una tripletta, c'è un modo migliore di presentarsi?