Emozioni, qualche lacrima e tanti applausi: non sarebbe potuto essere diverso il ritorno a Dortmund di Jurgen Klopp, ora allenatore del Liverpool ma rimasto nel cuore dei tifosi tedeschi per i successi ottenuti nel corso dei sette anni sulla panchina del Borussia. Parole al miele alla vigilia per coloro che, per l'allenatore tedesco, rappresentano ″un muro giallo che ti prende l’anima″. L'invito prima dell’inizio della partita a recarsi sotto la curva, il rifiuto che arriva sincero e diretto, il destino non è più comune, i colori non coincidono più. Tanti cori e applausi, ricambiati da Klopp che dimostra di avere apprezzato il gesto della gente che per sette anni lo ha sostenuto e lo ha osannato nei momenti felici. ″Hello and Goodbye″ gli striscioni con cui viene salutato il ritorno nello stadio che è stato suo.
E il Borussia come ha accolto il proprio ex allenatore? In maniera simpatica e curiosa, con un cartello piazzato all'ingresso per indicare lo spogliatoio corretto a Klopp, ed evitare che si ritrovasse nuovamente insieme a Hummels, Reus e agli altri giocatori che ha allenato fino alla scorsa stagione. Lui nel corso della gara non si è fatto prendere dall’emozione, è pur sempre un quarto di finale di Europa League ed è vietato distrarsi. Pronto a dare indicazioni alla sua squadra per tutto l’arco della gara, non si è trattenuto al momento della rete del vantaggio di Origi: ha esultato alla sua maniera, senza contenersi e battendosi i pugni sul petto per caricare così anche i suoi giocatori. A dimostrazione che i sentimenti e l’affetto possono essere importanti, ma il risultato finale conta di più. Nel secondo tempo il Borussia ha raggiunto il pareggio con Hummels: l’1-1 finale può accontentare entrambe le squadre. Klopp a fine gara ha salutato i suoi ex giocatori, soddisfatto del risultato ottenuto in vista della partita di ritorno al termine di una gara ricca di emozioni. 'Hello and Goodbye' Jurgen Klopp, arrivederci ad Anfield.
di Massimo Mattacheo