Il ds dell'Inter, Piero Ausilio ha parlato dall'hotel Gallia di Milano dove si sta svolgendo l'evento benefico organizzato dalla GEA, United Onlus Sport in campo per la solidarietà.
Inter, le parole del ds Ausilio
"Non penso si debba parlare di una svolta in questo momento. L'Inter sta facendo bene già da parecchio tempo. Oggi abbiamo tutti davanti questa distanza dal Napoli, ma è un caso unico in Europa. Basta vedere negli altri campionati quanto sono vicine le squadre e quanto il risultato finale sarà in bilico. C'è una squadra che in Italia e in Europa ha fatto cose straordinarie e l'unica partita che ha perso è stata con noi. Qualcosa di buono l'abbiamo fatto anche noi. Io penso che il cammino dell'Inter sia strapositivo già da tanti mesi. Abbiamo fatto un buonissimo girone di Champions League che ci permette di giocare questo ottavo di finale contro il Porto che affronteremo al meglio: siamo pronti e determinati per incontrare una squadra forte e di tradizione, sia in Europa che in Portogallo dove sta lottando per il titolo e sono sicuro che fino alla fine si giocheranno le loro carte", così il ds dell'Inter a Sky Sport.
Sulle voci su Inzaghi: "Lo trovo sereno. Sono cose che arrivano più da fuori che da dentro. Le aspettative sono alte, l'Inter deve sempre giocare per vincere, ma ci si dimentica che vince solo una. Negli ultimi 4 anni, l'Inter ha avuto grandissima continuità e questo è importante, se poi come quest'anno c'è la straordinarietà di un'altra squadra bisogna fare i complimenti a chi riesce a essere più bravo. Noi siamo in linea con i programmi, a 49 punti a questo punto della stagione di solito si lotta per vincere lo scudetto, ma quest'anno è un po' anomalo. Abbiamo una semifinale di Coppa Italia, abbiamo già portato a casa una Supercoppa in un derby giocato alla grande che non è poco. Ora dobbiamo andare avanti il più possibile nelle altre competizioni".
Sui paletti finanziari: "Il termine più giusto è quello della sostenibilità. Dobbiamo rispettare delle regole che a volte ci impediscono di liberare tutta la nostra fantasia e di fare mercato come vrrebbe qualunque ds che vuole fare la squadra più forte al mondo. Dobbiamo tenere conto l'aspetto finanziario ed economico, in realtà abbiamo sempre comprato e venduto. Negli ultimi anni abbiamo più venduto che comprato, ma ci è anche riuscito qualche parametro zero al di là di Skriniar, in formazione giocano 6-7 giocatori che sono arrivati praticamente a costo zero ed è una cosa che ci va riconosciuta".
Sulla sostenibilità: "Dobbiamo metterci qualcos'altro, non possiamo fare le squadre come in Inghilterra. Oggi basta vedere come fanno squadre anche più piccole della Premier che a gennaio hanno speso quasi 100 milioni. Noi non possiamo farlo, ma ciò non vuol dire che non possiamo fare squadre competitive. Ci metteremo più fantasia e abbiamo un gruppo di scout che lavora molto bene e il settore giovanile che ogni anno mette a disposizione delle risorse. Ogni anno non si possono spendere 100-200 milioni per costruire una squadra forte, in Italia non possiamo permettercelo. Il fatto di aver perso Skriniar non ci ha fatto bene, perché avremmo voluto continuare con questo ragazzo, ma è una decisione che ha preso e che avrà ponderato. Siamo convinti che ci saranno opportunità sul mercato, magari giovani che ci renderanno ancora competitivi. L'Inter lotterà sempre per vincere, mai per traghettare". Sui rinnovi: "Lukaku deve fare quello che sta facendo da qualche mese: superato l'infortunio sta lavorando molto bene con grande determinazione, lo vedo in continua crescita e lo vedo vicino a quella che può essere la sua condizione migliore. Il contributo che ha dato nelle ultime partite è stato importante. Lui come gli altri devono preoccuparsi del campo e delle prossime partite. Abbiamo iniziato a parlare con qualche ragazzo per l'eventuale rinnovo. Ci sono negoziazioni in atto con 3-4 ragazzi e a breve credo che ci saranno novità positive".