Cagliari e Ibarbo di nuovo insieme. A due anni esatti dalla sua partenza il talentuoso colombiano torna a casa, nella squadra che più di tutte lo ha coccolato e fatto crescere. Stavolta la speranza è quella che Victor faccia l'ultimo step, quello che gli permetta di diventare un giocatore di livello mondiale.
"A Cagliari sono arrivato quando avevo 19 anni, la considero una seconda casa. Mi sono sempre trovato bene con i tifosi e mi sono fatto tanti amici. Quando andai alla Roma ero infortunato ma la voglia di giocare subito era troppa e così ho subito una ricaduta: sono stato fuori tre mesi. Era difficile dire di no ai giallorossi. Da allora, dopo l'infortunio al tendine rotuleo, non ho più reso al meglio: è stato un periodo complicato.Con il Panathinaikos ho abbozzato un discorso con il presidente, ma dopo non si è fatto più nulla. Lasciare la Sardegna non è stato facile e adesso sono contento di essere tornato: non è cambiato molto rispeto a 2 anni fa. Ci sono compagni che già conosco, e questo mi faciliterà. I nuovi sono tutti simpatici. Sono fermo da un mesetto, ho fatto solo palestra ultimamente ed è chiaro che prima di scendere in campo voglio recuperare la forma: non voglio rischiare. Mi metto a disposizione di Rastelli, penso di poter dare ancora tanto al Calgliari e mi sento in debito con questo club. Potessi tornare indietro non accetterei il trasferimento. Numero? Ho scelto il 32. Il 23 lo aveva Ceppitelli".