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Data: 22/05/2018 -

Grato alla Fidelis Andria, pronto per Pescara: Celli e il sogno Serie B: “E' il campionato più bello”

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Andria è stata la culla che lo ha accolto dopo il fallimento del Latina e lanciato alla prima vera esperienza da titolare tra i pro, Pescara è il suo futuro. Nel mezzo, Alessandro Celli – difensore classe 1997 che unisce la stazza dei suoi 194 centimetri con la personalità di chi sa di essere ancora all'inizio del suo cammino. “Ora mi sto godendo le vacanze, respirerà per un paio di settimane per poi allenarmi da solo: sono già pronto per la nuova avventura. Ho seguito la serie B di quest'anno, poi ero stato a Latina e qualcosa mi ricordo ancora (ride, ndr) Credo sia il campionato più bello nel quale si possa giocare”. Messaggi cifrati, ma la sua destinazione è già nota: con un legame in scadenza a giugno con la Fidelis, non rinnovato a fronte dell'offerta societaria, il giovane difensore è pronto a firmare un contratto di tre anni con il Pescara. Troppo forte il profumo del salto di categoria per dire di no.

28 presenze, di cui 26 da titolare e 24 di fila, dall'undicesima alla trentaquattresima giornata. Trovandosi gli occhi della B addosso già in inverno – Bari e Foggia avevano chiesto informazioni sul suo conto – e rinviando l'appuntamento solo di sei mesi. “Ad Andria sono stato benissimo, mi sono divertito in campo e ho trovato una piazza calda, esigente al punto giusto – racconta a gianlucadimarzio.com – mi ha plasmato e sono contento e riconoscente delle opportunità che ho avuto in questa stagione. Ho salutato tanti amici, da Matera a Quinto, ma ritornerò a trovarli per una rimpatriata molto presto”. Sul momento più emozionante, pochi dubbi: “L'esordio dal primo minuto a ottobre, contro la Paganese. Ero teso alla vigilia, poi in campo mi sono sciolto anche grazie ai compagni. Giocare con calciatori esperti come Abruzzese e Tartaglia, per citarne solo due, può solo aiutarti e permetterti di rendere al meglio”.

Nella bottega Fidelis Andria il difensore laziale non è stato l'unico giovane a mettersi in luce: come la sua, brillano le stelle nascenti di Leonardo Di Cosmo, centrocampista esterno andriese doc classe 1998, di Andrea Tiritiello, difensore del 1995 con il vizio del gol, e di Michele Scaringella, attaccante 23enne prelevato dal Corato (Promozione) e autore di 8 reti al primo anno tra i pro. “Io penso e ho sempre pensato da inizio anno che la nostra squadra fosse inferiore solo ad altre 4-5 – confida Celli - Siamo stati sfortunati e abbiamo pagato un avvio in cui abbiamo lasciato tanti punti per strada. Il rammarico c'è, ma l'importante è essersi salvati”. Con 38 punti all'attivo (sarebbero però 41 sul campo), di cui 25 nel solo girone di ritorno. Numeri figli di due gestioni tecniche, che Celli ripercorre: “Mister Loseto mi ha dato fiducia e dopo la prima partita ha continuato a credere in me, e questo è molto importante per un giovane. Aldo Papagni mi ha garantito continuità e sicuramente sotto l'aspetto umano e tecnico mi ha fatto crescere tanto, soprattutto per il profilo della personalità”.

Ceppitelli, Dainelli, Meccariello: nomi da anni sui campi di A e B, professione difensore. In comune, il lancio in quel di Andria, piazza fertile per le giovani leve. “Mi piace tanto Bonucci” rilancia Celli. E il capitano del Milan da Latina, doveAlessandro è nato, non è lontano. “Lui è di Viterbo, è vero”. Calciatore fisico e che non ha paura in fase di impostazione, Alessandro deve crescere “in particolare nel gioco aereo”: piccolo paradosso per chi sfiora i 2 metri d'altezza. Con un occhio anche all'Under 21: “Sarebbe un sogno, ma andiamo con calma, prima devo dimostrare tutto. Giocare con la Nazionale è uno degli obiettivi di tutti. Ho parlato con Panico e Mandragora che conosco dalle giovanili del Genoa e hanno vestito la maglia azzurra, dev'essere molto emozionante”. Infondo sognare, a 21 anni da compiere a luglio, non è semplicemente lecito: è un dovere.



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