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Data: 15/05/2018 -

Gol in rovesciata e supereroe di Coppa. Alessandria, Marconi si racconta… in Piazza Marconi: “Se vinciamo i playoff mi travesto da Batman”

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Da attaccante a supereroe. Una trasfigurazione spesso scontata per chi manifesta il vizio di gonfiare la rete domenica dopo domenica. Ma quando ciò accade in seguito ad un percorso contraddistinto da delusioni e tanti, troppi momenti bui, il risultato può essere ancora più gratificante. Per Michele Marconi è stato così. Arrivato ad Alessandria nel 2013, tra prestiti e annate da comprimario, non era mai riuscito ad imporsi. Fino a questa stagione. L’exploit: 17 reti totali e una finale di Coppa Italia Serie C contro la Viterbese vinta da assoluto protagonista: gol in rovesciata, tripletta e pallone del match riposto in bacheca. Per i propri tifosi è diventato finalmente un supereroe: ora per tutti è Batman Marconi. Alessandria la sua Gotham City, il Moccagatta la sua Bat Caverna. Una metamorfosi favorita da un’esultanza ad hoc con tanto di maschera del personaggio della DC Comics sfoggiata svariate volte in stagione dopo i gol messi a segno. “Tutto è nato da un cappellino di lana che mi ha regalato Nicco a Carnevale tempo fa. Poi, nella scorsa stagione quando andai a Lecce, Mancosu mi invitò a portarlo in panchina e di vestirlo in caso di gol. La sorte volle che segnai e da lì nacque tutto”, racconta divertito il giocatore in esclusiva per GianlucaDiMarzio.com. Batman poi mi è sempre piaciuto. Se devo scegliere un supereroe, dico sicuramente lui. È uno dei preferiti anche di mio figlio: a casa abbiamo altre maschere con cui giochiamo spesso”, ammette Michele durante la nostra chiacchierata in Piazza Marconi, luogo di ritrovo storico per i tifosi grigi e che, nemmeno a farlo apposta, porta proprio il nome dell’eroe del momento in città. Anche se ovviamente il Marconi in questione è un altro: un certo Guglielmo. Ah, premio Nobel per la fisica, tra le altre cose. Eppure i tifosi grigi non ci hanno pensato nemmeno un attimo prima di co-intitolarla ad honorem col sorriso anche al loro di Marconi, dopo quel gol in rovesciata in finale. “Lasciamola a Guglielmo, penso abbia fatto qualcosa in più di me sinceramente”, continua il classe ’89 con un’altra risata. Si scherza, ovviamente. Di certo però quel gol alla CR7 ha fatto il giro dell’Italia. “Sì ma non credo sia arrivato anche a Madrid e nemmeno che Ronaldo ne abbia bisogno – ride -. Poi, sicuramente quello di CR7 è stato ancora più bello”. Ironia a parte, di quel giorno “porterò per sempre con me la tripletta, lo stadio, i compagni. Tutto. Sarà sempre un ricordo bellissimo. Ho ricevuto tanti messaggi anche da ex compagni che non sentivo da tempo, mi ha fatto grande piacere”. Un’unica pecca in quella giornata storica: l’aver “dimenticato la maschera di Batman a casa! E pensare che volevo metterla…”. Avrà certamente l’occasione di rifarsi, magari travestendosi integralmente da Batman in caso di vittoria nei playoff per la Serie B: “Perché no! Per la serie B vedremo sono pronto far di tutto”. Idolo vero, Marconi. “Non sono uno che esce molto ma qui la gente mi ferma in continuazione per complimentarsi e questo mi fa davvero piacere”. Anche se afferma come per lui la vita non sia cambiata più di tanto. “È rimasto tutto all’incirca come prima. Quando posso trascorro la maggior parte del mio tempo a casa con la mia famiglia e con i miei bambini: adoro star con loro a giocare. Poi, sono un appassionato di calcio: guardo un sacco di partite e cerco di rubare qualcosa studiando gli altri giocatori”. Quel che è certo è che le difficoltà del passato ormai sono solamente un lontano ricordo. “L’anno scorso per me è stato il momento più buio in assoluto. Non venivo considerato, tanto che a gennaio andai a Lecce: un’esperienza bellissima che dal punto di vista caratteriale mi ha formato”. Il destino volle che proprio col Lecce sfidò ai playoff l’Alessandria, quella stessa squadra di cui ora è diventato trascinatore indiscusso: “Sarà fondamentale la fortuna e gli episodi. Poi, da quando hanno cambiato formula, i playoff sono diventati estenuanti. Noi non abbiamo niente in meno delle altre e possiamo giocarci le nostre carte tranquillamente mettendocela tutta per arrivare in fondo”. Se Marconi dovesse riuscire a condurre i grigi anche in Serie B, dopo la vittoria in Coppa, forse allora sì che quella Piazza gli verrebbe co-intitolata. Sancendo nuovamente la trasformazione da semplice attaccante a supereroe vero e proprio.

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