La vendetta dell'ex, l'orgoglio del ritorno, ripartire dopo l'infortunio. Sabato sono bastati due minuti a Stefano Sturaro per riprendersi il suo Genoa. Contro la sua Juve: un appuntamento perfetto apparecchiato dal destino.
"È stata un'esplosione di emozioni, una boccata d'aria dopo tantissimi mesi poco fortunati", racconta il centrocampista ai microfoni di Sky Sport. "È stata bella la vicinanza della mia famiglia, nessuno come loro sa quanto ho sofferto: poi, mi sono emozionato tanto nel vedere negli spogliatoi nel post partita persone del Genoa con le lacrime agli occhi, che conosco da ormai 10 anni, come se fossi un loro figlio. Questo sentimento e queste emozioni è raro trovarle in una squadra di calcio, credo sia la vera forza del Genoa".
Sturaro rivendica così la sua scelta di tornare in rossoblù. "Il Genoa non è stato assolutamente un passo indietro, sto vivendo questo momento della mia carriera rientrato da un lungo stop e devo ripartire ancor meglio di prima, in un ambiente che conosco e molto più familiare, dove ho la possibilità di tornare a dimostrare il mio valore".
Ma un occhio di riguardo ai bianconeri c'è sempre. "La Juve con l'Atletico? Ho vissuto partite così, ho avuto la fortuna di far parte di una Juventus che ha raggiunto due finali di Champions, poi sfortunatamente andate male. Ho visto la partita, hanno fatto qualcosa di speciale: spero possano raggiungere ciò che desiderano da anni", continua il centrocampista classe '93. "Sono stati 4 anni in cui ho vissuto momenti felici e brutti, vittorie e sconfitte, e vivere l'ambito Juve 365 giorni l'anno ti fa capire cosa significhi far parte di questa società: posso solo augurare il meglio alla Juventus e farò il tifo per loro".
Ma intanto, ci sono degli obiettivi da fissare anche a Marassi. "Dove porto questo Genoa? Personalmente, da nessuna parte: io contribuisco a fare un bel lavoro dal basso, siamo una squadra giovane e cercherò con quel po' di esperienza che ho fatto alla Juve di costruire un futuro migliore per questo club". Anche per accarezzare di nuovo l'Azzurro. "La Nazionale resta sempre un sogno, come tempo fa: i sogni uno cerca di rincorrerli e di realizzarli".
"Se possiamo dire ora che valgo davvero 18 milioni? I soldi sono relativi, non li ho spesi io: non è una domanda che dovete fare a me. Cercherò sul campo e fuori di dare una motivazione al Presidente per aver speso bene questi soldi, poi da fuori uno può dire quello che vuole", conclude Sturaro. "Fa parte del mestiere, siamo abituati anche a questo: devo solo dare delle risposte ai compagni, al presidente e a chi lavora qui al Genoa".