Enrico Preziosi lo aveva annunciato, ed eccola la prima novità in casa Genoa: "Il nuovo dg sarà il dottor Giorgio Perinetti, un uomo nel calcio da trent’anni - ad annunciarlo direttamente il numero uno del Grifone ai microfoni di Telenord - Lavorava con me al Como, abbiamo una stima reciproca".
Dall'annuncio ai dettagli sul futuro arrivo dell'attuale ds del Venezia a Genova. "Il contratto sarà triennale: non potevo portarlo prima perché la cessione societaria va in conflitto con atti di questo tipo, il proprietario subentrante lo avrebbe poi licenziato per mettere una figura di suo affidamento. Credo che lavorerà per noi già da lunedì 9 ottobre" ha continuato il presidente, passato poi ad affrontare il momento personale.
"La mia stanchezza è mentale: questa società mi dà grandi soddisfazione, ma a volte delusioni che ora non riesco più a sopportare. Penso alle varie ingiustizie del sistema, non capisco poi tutto questo accanimento: ormai però sono temprato, ma gli insulti alla famiglia mi hanno fatto male".
Sugli anni alla guida del Genoa. "L’unico mio errore è stata la vicenda licenza Uefa: da parte mia è stata gestita malissimo, chiedo ancora scusa. La società non è allo sbando e non è vero che c’è disorganizzazione interna: Zarbano è un asset aziendale ormai, ora è in vacanza per tre giorni perché lavora sempre per il Grifone. La cessione del club? Oltre a Sri Group ci sono altre alternative, sono convinto che prima o poi qualcosa succederà".
"La società resta in vendita. La trattativa con Sri Group mi ha distratto e reso nervoso: continuiamo a essere in contatto con loro, però ammetto che è finita male. Non c’erano i presupposti per concludere, l’impostazione della trattativa per me era irragionevole. É il peggior momento da quando sono presidente, un momento che mi fa riflettere: ho un carattere particolare, non riesco a controllare certe emozioni, adesso i toni del dialogo devono restare bassi. Invito Gallazzi a una conferenza stampa unificata dove esporrò i motivi del mio no".
Sul momento della squadra. "C’è un pizzico di sfortuna, un pò d’inesperienza di Juric e un grave errore arbitrale (il riferimento é alla punizione di Udine, ndr). Sul piano del gioco questo Genoa non ha convinto, la squadra però è in crescita e con piccole modifiche porteremo la nave in porto. Siamo psicologicamente preoccupati perché all’orizzonte ci sono quattro partite difficili. Supereremo questo momento, ne sono certo. Juric? Ha delle idee di gioco, lavora tantissimo sul campo e lo reputo una persona intelligente, capace d’imparare dagli errori: è vivo e seguito dalla squadra, non serviva cambiare tanto per fare esperimenti".
Dal campo alla scrivania, Preziosi anticipa una novità: "L’ACG nominerà tre genoani (rappresentanti della Gradinata Nord, Sud e Distinti) capaci di esaminare un bilancio: entreranno nel consiglio d’amministrazione e saranno partecipi della vita societaria. Trasparenza per tutti, voglio vedere chi si azzarderà ancora a dire che faccio soldi alle spalle del Genoa". Continua Preziosi, che sulla cessione del club aggiunge: "Stiamo cercando un advisor per vendere il Genoa, lo ufficializzeremo la prossima settimana: ha già lavorato con noi in passato, è stato rapido e positivo. Costruiremo anche un data room per organizzare i conti. Gli stipendi? Sono regolarmente pagati, Gallazzi ha valutato i nostri debiti in 85 milioni di euro, sono troppi: me li pagherò tutti io".