Un inizio di campionato in salita, seguito da un cambio in corsa in panchina e una cavalcata incredibile verso una salvezza raggiunta con tre giornate di anticipo: è quella pronta a chiudersi del Genoa di Enrico Preziosi, che all’indomani dell’ufficialità del rinnovo del contratto di Ballardini si microfoni di Telenord ha commentato così il momento del suo Grifone, a partire proprio dal matrimonio pronto a continuare tra il club e il ‘Balla’. "Ha preso la squadra quando la situazione si era fatta drammatica, ho avuto modo di apprezzare le capacità dell’allenatore: prima della gara col Crotone avevo quindi già detto a Perinetti e a Ballardini stesso che era già confermato tutto. Ho l'abitudine almeno una volta alla settimana di parlare con Ballardini, con il quale ho un rapporto molto cordiale e di stima reciproca, la scelta era quindi ovvia: se questo ha poi incontrato anche il favore della tifoseria ne sono contento".
Dalla scelta di riconfermare Ballardini alla guida della squadra al mercato ormai alle porte. “Nomi non ne faccio, perché alcuni giocatori che ci interessano stanno ancora giocando e non vogliamo mettere in difficoltà nessuno: qualcosa comunque abbiamo già fatto, oltre a Criscito del quale sono molto contento. Ora dobbiamo solo cercare di finire il campionato in maniera onorevole. Sento parlare di cessioni che dovremmo fare per esigenze di bilancio: voglio allora dire che il Genoa è in una situazione patrimoniale migliore di quanto si creda, dobbiamo solo evitare di fare un altro anno di sofferenza come gli ultimi che abbiamo passato e cercare quindi di fare meno errori possibili per riuscire a dare delle soddisfazioni ai tifosi, oltre che al sottoscritto che soffre tantissimo".
"Senza stravolgimenti particolari cercheremo quindi di fare le mosse giuste: Stulac del Venezia, ad esempio, è un giocatore che stiamo seguendo, un centrocampista sloveno con ottime qualità. Negli ultimi due anni purtroppo ho sbagliato parecchie cose sul mercato, cercherò di sbagliare un po' meno, magari facendomi aiutare. Il settore giovanile? Spendiamo un bel po' di soldi all'anno, proprio per cercare ragazzi promettenti come ad esempio Zanimacchia: abbiamo anche giocatori fuori che stanno facendo molto bene come Morosini, Improta o Raul".
Dalla costruzione della squadra per il prossimo anno alla possibilità di vendere il club. "Io non devo per forza passare la mano, ci sono tante cose che si concretizzeranno: certo è evidente che dopo 15 anni mi aspettavo di dare risultati migliori alla tifoseria, però solo dietro alla garanzia di trovare una persona migliore di me per il Genoa me ne andrò via. Io non dispero, nel frattempo cercherò di impegnarmi un po' di più: sono onorato di essere il Presidente del Genoa e di portare avanti questa società. Domenica se riuscirò verrò allo stadio, altrimenti lo farò all'ultima di campionato: lo stadio mi manca, perché vedere la partita in televisione è un'altra cosa".