Lo stop di Parma da mettersi subito alle spalle, la corsa verso l’ottavo scudetto consecutivo da continuare. Eccolo il menù dei prossimi novanta minuti del Ferraris, in campo Genoa e Juventus pronte a sfidarsi per tre punti dal sapore diverso ma a modo proprio ugualmente importanti.
Ferraris che non vedrà scendere sul suo prato verde l’attesissimo Cristiano Ronaldo: "Resta a casa, deve riposare" (QUI) così Allegri alla vigilia. "Pensare di ingabbiare un solo giocatore è impossibile per qualsiasi squadra" ha proseguito Prandelli. Allenatore rossoblu che domani questo problema non l’avrà, CR7 è infatti rimasto a casa, da fermare per i rossoblu ci sarà comunque una Juve dai tanti campioni. Per provare a farlo Prandelli è pronto a cambiare modulo al suo Genoa, passando dal 4-3-3 delle ultime settimane ad un 4-4-2 pronto a diventare un 4-2-3-1 a gara in corso a seconda delle fasi di gioco, con Sanabria ad arretrare sulla linea degli esterni alle spalle di Christian Koumè.
Riavvicinato alla porta, con l’obiettivo di ritrovarlo più lucido negli ultimi sedici metri, per ritrovare quel gol che in casa Grifone manca da 270 lunghissimi minuti (il 2-1 da tre punti di Criscito a Marassi contro la Lazio). Ecco allora che davanti a Radu pronti a scendere in campo saranno Pereira a destra (preferito a Biraschi), Romero e Zukanovic (in vantaggio su Gunter) centrali, con capitan Criscito a sinistra.
Nella nuova mediana a quattro spazio a Lazovic a destra, Rolon (in ballottaggio con Bessa) e Radovanovic centrali e Lerager a sinistra. Coppia d’attacco formata da Tony Sanabria e Christian Kouamè. Per cercare di portare a casa punti contro una Juventus "che sembra invincibile, ma non c’è mai una squadra perfetta: si lascia sempre qualcosa, dovremo saperlo sfruttare" ancora Prandelli. Pronto a cambiare il suo Genoa, per riuscire nella ‘missione impossibile’.
Genoa (4-4-2): Radu; Pereira, Romero, Zukanovic, Criscito; Lazovic, Rolon, Radovanovic, Lerager; Sanabria, Kouamè;