Salvezza raggiunta con quattro gare d’anticipo e dopo una corsa sei mesi fa davvero impensabile, l’idea di andarsi a prendere quel decimo posto lontano soltanto sei lunghezze dopo troppo tempo passato nelle retrovie: eccoli obiettivi e sentimenti della vigilia in casa Genoa, impegnato domani all’Atleti Azzurri d’Italia sul campo dell’Atalanta dell’ex Gian Piero Gasperini. Gara che Davide Ballardini a poco più di ventiquattr’ore dal fischio d’inizio dal Signorini ha introdotto così.
“Abbiamo svolto una settimana particolare, pensiamo di essere vicini a un risultato che fino a qualche mese fa sembrava difficile da raggiungere - le prime parole dell’allenatore rossoblu da Pegli - siamo convinti di aver fatto tante cose buone, da qui alla fine c’è il dovere e piacere di fare sempre meglio. Sono state fatte partite straordinarie, con la testa e l’impegno siamo arrivati ad ottenere risultati impensabili”.
Dalla corsa verso la salvezza al match di domani pomeriggio. “Con l’Atalanta ci confrontiamo con una realtà europea, siamo curiosi e stimolati: il Genoa ha preso sempre più consapevolezza, le paure che c’erano pian piano sono diminuite. Un po’ di sana preoccupazione e paura per me ci deve sempre essere perché è uno stimolo a far meglio”. Capitolo infermeria. “Gli unici a non essere a disposizione domani saranno Izzo, Spolli e Pereira” con Taarabt recuperato dopo i problemi alla schiena e quindi pronto a rientrare tra i convocati del ‘Balla’.
“Veloso? Ha lavorato tutta la settimana, ieri lamentava un piccolo fastidio al polpaccio: è però sempre più vicino a stare bene, quel bene che gli permetterà di tornare in campo”. Sull’undici che scenderà in campo. “Lapadula e Medeiros sono una coppia dinamica e generosa, mi piacerebbe però mettere al loro fianco un giocatore in più, tenendo conto delle caratteristiche della squadra”.
Tornando all’impresa compiuta arrivando in corsa sulla panchina rossoblù: “Non posso far altro che ringraziare le persone che mi vogliono bene e mi stimano: sono stati mesi intensi e carichi, nelle difficoltà si vedono le persone vere. Per questo con i giocatori ci siamo legati ancora di più”. Dal passato alla storia invece ancora da scrivere. “Per il futuro del Genoa sono fondamentali condivisione e convinzione tra tutte le componenti interne”.