Gennaro Gattuso ha vissuto un giugno intenso e ora si gode un luglio sereno. Anche se con la rabbia dentro, perché senza panchina. In una lunga intervista a Il Messaggero, l’ex allenatore di Milan e Napoli ha raccontato questo periodo travagliato e molto altro.
Capitolo Fiorentina
Il 25 maggio, Rino era certo di iniziare la stagione con la Fiorentina, forte del contratto firmato con la Viola. Il 17 giugno era già tutto finito. Una separazione improvvisa sulla quale si è detto tanto, ma si sa ancora poco. Incalzato da una domanda a riguardo, Gattuso ha preferito glissare: “Cosa è successo con la Fiorentina? Meglio lasciar stare, se n’è parlato anche troppo. Inutile aggiungere altri particolari. Storia finita”.
La trattativa sfumata col Tottenham
La sua calda estate, però, non è finita con l’addio alla Fiorentina. Nei giorni successivi c’è stato l’interessamento del Tottenham, ma la stampa britannica e i tifosi degli Spurs hanno contribuito a far saltare un affare che sembrava avviato alla conclusione: “La delusione è stata grande – racconta Gattuso –, mi hanno descritto in modo diverso da quello che sono. E non c'è stato niente da fare. Il mio dispiacere è di non aver avuto la possibilità di difendermi. Di spiegare che quello raccontato dalla gente in Inghilterra non ero io. Ho dovuto accettare una storia che mi ha fatto male più di qualsiasi sconfitta o esonero”.
La prossima Serie A
Almeno all’inizio, Gattuso sarà uno spettatore della prossima Serie A, nell’anno in cui sono tornati grandi allenatori. “Quest'anno sarà proprio un gran bel campionato. Anche difficile. Ci divertiremo. Mi aspetto grande competitività al vertice. Le big hanno cambiato quasi tutte in panchina. Entrano in scena personaggi di primo piano. Tecnici che hanno vinto. In A c’è il top. Dovevo esserci anch'io”. Infine, una battuta sul Napoli e su Spalletti: “Lo conoscete. È una garanzia. Continuerà il mio lavoro con il 4-2-3-1. È già avanti, insomma”.