Il gol dell’ex, si sa, è una delle ‘regole’ non scritte più vecchie nella storia del calcio. Una tradizione a cui Gabriel Barbosa, capocannoniere da 20 reti in 23 partire, non poteva sottrarsi. E così Gabigol, oggi al Flamengo, ha steso la sua storica ex squadra, il Santos, con una perla da vedere e rivedere: dribbling al limite dell’area, sguardo al portiere e tocco sotto, per il pallonetto dell’1-0 finale.
Un gol che permette al Flamengo di mantenere la testa della classifica. Unn primo posto che accomuna i due club di Gabigol, divisi dall’Oceano Atlantico e da cinque ore di fuso orario: i ‘rubro-negro’ del Brasile e l’Inter, che detiene ancora il cartellino del classe ’96. E se Romelu Lukaku difficilmente farà rimpiangere Barbosa, anche il brasiliano, in patria, ha ritrovato fiducia e gol, dopo le due avventure da meteora coi nerazzurri e il Benfica.
Almeno per il momento, l'attaccante può anche consolarsi con un record da applausi: a 23 anni, nessuno ha segnato come lui: 115 reti divise fra Santos, 83, e Flamengo, 29, con altri 3 gol fra Inter, Benfica e nazionale brasiliana. Un primato che, probabilmente, verrà presto infranto dalla stella del Psg Kylian Mbappé, due anni più giovane e già a quota 102. Per il momento, però, Gabigol si gode la sua rinascita e sogna una nuova chance in Europa. Per ritornare, conosce soltanto una strada: quella del gol.