In una lunga intervista rilasciata al quotidiano sportivo portoghese A Bola, Paulo Fonseca ha parlato della sua esperienza alla guida della Roma: "Ho sempre sognato di arrivare in uno dei più grandi campionati europei e in un grande club come la Roma. Sono innamorato di questo club. Sto vivendo momenti che non cambierei con niene altro. Ho sempre avuto l'ambizione di allenare nei migliori campionati europei. L'Italia è uno dei campionati più difficili, forse proprio il più difficile a livello tattico. Quando il mio procuratore, Marco Abreu, mi ha parlato delle diverse possibilità che avevamo davanti, una di queste era proprio la Roma e io mi sono interessato subito. Avevo giocato all'Olimpico con lo Shakhtar l'anno prima e avevo visto l'atmosfera incredible di questi tifosi innamorati e del modo in cui loro vivono il club. La città mi intrigava".
L'allenatore giallorosso si sofferma poi sulle difficoltà per ricominciare la stagione dopo lo stop forzato per l'emergenza coronavirus: "I calciatori stanno facendo attività fisica. Non si allenano a calcio, ma si allenano molto al livello fisico. Credo che arriveranno in una condizione migliore che prima del ritiro estivo, anche se è una situazione nuova per tutti. Dovremmo accelerare i processi più velocemente per essere pronti in poche settimane".
La Roma prima dello stop aveva ottenuto 2 vittorie consecutive contro Cagliari e Lecce ed era quinta in classifica con 45 punti: "Questa stagione - continua l'allenatore - ho vissuto qualcosa di nuovo con tanti infortuni traumatici. Non mi era mai successo prima in carriera, ma sono infortuni che non riusciamo a controlare. Non è solo Zaniolo, ma lui era in un grande momento e ci è mancato tanto. L'assenza di Diawara è stata pesante. Mkhitaryan è stato fuori due, tre mesi. Poi abbiamo perso anche Pellegrini, Cristante, Zappacosta, Dzeko, Perotti, Pastore, Kluivert, Under. Non ho mai avuto tutti questi calciatori disponibili allo stesso tempo. E' difficile trovare stabilità in una squadra con tanti infortuni. Ci sono stati momenti molto complicati quando non avevamo giocatori per determinate posizioni, ma in quei momenti la squadra ha tirato fuori un forte carattere, si è unita, ha lottatto contro le difficoltà. Ho un gruppo di lavoro molto solidale ed è stato molto importante nei momenti di difficoltà".
Fonseca apre un capitolo anche su Smalling, che a Roma ha trovato la sua dimensione: "Mi ha sorpreso. E’ un difensore che non era mai uscito dall’Inghilterra ed è arrivato in un campionato molto esigente dal punto di vista tattico, dove un dettaglio fa la differenza. Chris si è ambientato rapidamente. E’ un ragazzo straordinario, molto intelligente. Ha caratteristiche che apprezzo molto nei centrali. E’ veloce, quasi imbattibile nell’uno contro uno. Ha grandi capacità di lettura di gioco e di anticipo. E’ stato molto importante per la nostra squadra. Se è possibile io vorrei che restasse. Grande professionista e grande persona e' un piacere averlo qui con noi".
Infine Fonseca elogia altri giocatori della sua rosa e detta la linea da seguire: "Zaniolo, Kluivert e Under sono molto giovani, ma la squadra ha anche giocatori come Kolarov e Dzeko. La Roma sta seguendo una strada per il futuro. Siamo la squadra più giovane del campionato. Abbiamo Mancini, Pellegrini, Diawara, Kluivert, Under.. Villar lo abbiamo pescato dalla seconda divisione spagnola, Perez è arrivato dal Barcellona. In questo momento, la Roma per vincere deve avere giocatori decisivi che abbiano anche grande esperienza. Ma non pensare solo al futuro, occorre tornare alla vittoria. Questa combinazione di gioventù, la base della squadra, con l'esperienza, è fondamentale per il futuro della Roma.