Presa di posizione forte, durante la riunione della FIGC in programma in questi minuti a Roma. Damiano Tommasi, presidente dell’AssoCalciatori, ha deciso di abbandonare il vertice federali a seguito delle mancate dimissioni del presidente Tavecchio. “Non si dimette, mi sono autoespluso da una riunione surreale”, ha ammesso all’uscita, giustificando così il proprio gesto.
Queste le dichiarazioni integrali di Tommasi: "Noi l’unica cosa che volevamo sentirci dire è che si riparte da zero, quindi di andare a nuove elezioni. Il Presidente Federale ha detto che non si dimette e gli altri presenti non hanno preso una posizione, rimandando a un prossimo futuro consiglio federale eventuali decisioni, se questa non è la premessa difficile parlare d’altro. Non so se si deciderà qualcosa nelle prossime elezioni, le dimissioni sono un fatto personale: c’erano presenti coloro che fan parte del consiglio federale e mancavano le due leghe, la decisione di andare a prossime elezioni non è stata presa e non so se verrà presa nel prossimo consiglio federale perchè si stanno contando ancora i voti e non credo la cosa sia un bel messaggio né ci sia una volontà così condivisa… Io sentito solo? Sono venuto qui a rappresentare una categoria che ha espresso il proprio parere, siamo convinti di quello che crediamo: poi magari si fanno i progetti più belli del mondo con le stesse persone, ma per quanto ci riguarda si deve passare dall’inizio, credo le cariche vadano azzerate e si debba passare alle prossime elezioni con nuovi programmi. I messaggi devono essere dati con cognizione, c’è un momento sportivo in cui va data una risposta iniziale per poi ricostruire".
Sul nuovo ct, poi: "Noi pensiamo che non si possa non ripartire dal rinnovo delle cariche dopo un evento di questo peso. Andare ad elezioni con una progettualità più credibile, con nuove persone, non si risolvono i problemi del calcio italiano con l’esonero del ct. Altrimenti si continuerà a rigirare la stessa minestra che è rimasta indigesta a parecchi. Ancelotti? Non lo so, noi siamo andati via non abbiamo voluto sentire altro. Qualsiasi progetto passa da un passo indietro, in un paese normale succede questo. La mia prima domanda è stata sulle dimissioni, le altre componenti non hanno chiesto nulla, non ho voluto sentire altro. Mi sembra non ci sia la volontà di ripartire da zero. Vedremo nel prossimo consiglio federale".