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Data: 30/08/2019 -

Tradizione e voglia riscatto: Lazio, le insidie del girone di Europa League

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CLUJ 

 

Roma porta bene al club rumeno, almeno per quanto riguarda l’Europa. Alla prima apparizione in Champions League della sua storia nel 2008, il Cluj espugnò l’Olimpico superando la Roma di Spalletti. Doppio Culio e giallorossi battuti in casa. È passato più di un decennio da quella partita, ma da allora il dominio in patria è stato continuo. 

Cinque campionati, quattro Coppe di Romania e tre Supercoppe, la bacheca del Cluj si è aggiornata solo negli ultimi anni. È ormai un’habitué di competizioni internazionali: solo pochi giorni fa ha sfiorato l’ingresso in Champions League battuto dallo Slavia Praga, dopo aver superato il Celtic nel turno precedente.  

L’allenatore è Dan Petrescu, uno che l’Italia la conosce bene. Da calciatore ha vestito le maglie di Foggia e Genoa, in panchina ha viaggiato il mondo tra Russia, Emirati e Cina prima di tornare al Cluj, con cui ha vinto il campionato nell’ultima stagione. In attacco il pericolo è rappresentato da Lacina Traorè, partita dalla Romania, esploso in Russia per poi fare ritorno nella squadra che lo ha lanciato. Poco talento ma un’organizzazione di gioco che induce a tenere alta la concertazione: alla Lazio poteva andare meglio, ma come ha confermato anche Tare parte favorita.  

 

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