Cedric Soares, da quando è arrivato, il campo l'ha visto poco. Due partite in campionato, solo quella con il Bologna dal 1'. Quattordici minuti con la Lazio in Coppa Italia, poi più niente. In nerazzurro ci è arrivato con la formula del prestito con diritto di riscatto, anche se il futuro continua ad essere una grossa incognita. Alla vigilia della partita contro l'Eintracht, accanto a Spalletti, c'era proprio lui.
"Riscatto? Essere qui è un grandissimo onore, non penso a dove potrà essere il mio futuro. L'Inter mi ha dato fiducia, io ne ho in me. Darò sempre il massimo da qui all'ultima partita, poi a fine stagione vediamo quale decisione verrà presa. Se mi terranno va bene altrimenti la vita continua".
Tranquillità la parola d'ordine insomma, anche se dall'altra parte l'Eintracht un po' di paura la mette: "E' una squadra molto forte - ha continuato il portoghese - ma siamo preparati ad affrontarla. Sarà fondamentale rimanere concentrati sulle nostre qualità, giocando al massimo sono sicuro che porteremo a casa il risultato".
Serviranno anche le sue spinte dunque: "Qualora dovessi scendere in campo, sarà molto importante da parte mia mantenermi fedele all'identità della squadra. Non importa chi hai davanti, devi adattarti al gioco del tuo allenatore, dei tuoi compagni. Se avessi l'opportunità di spingere e dare una mano alla squadra lo farei, ma ovviamente difendendo bene sulla mia fascia. Tutto solo se scendessi in campo domani".