Serata europea per il Milan, che affronterà questa sera a San Siro l'Austria Vienna per la quinta giornata del girone eliminatorio di Europa League. Non certo il palcoscenico che un tifoso rossonero sogna, essendo abituato a bene altro: "Ma l'Europa è troppo importante per questi colori". A dirlo è il portiere rossonero Gianluigi Donnarumma, che ha parlato in esclusiva ai microfoni di Uefa.com: "L'Europa è il posto dove il Milan deve sempre stare - continua - per me giocare in Europa con i Rossoneri è un'emozione indescrivibile. Fin dall'inizio sentivo una tensione in più. La prima partita? E' stato fantastico, ricordo un incredibile entusiasmo". Già, soprattutto per un ragazzo del 1999 che ha sempre avuto il Diavolo nel cuore: "Ho iniziato a giocare in un campo di terra, è lì che ho mosso i miei primi passi e questo mi ha aiutato a crescere molto. Sono sempre stato un appassionato tifoso del Milan: quando sbagliava un rigore piangevo o facevo dei 'disastri'. Sognavo di giocare per il Milan fin da quando ero bambino, quindi sono onorato di farne parte e darò tutto me stesso per questo club. Sono orgoglioso di indossare questa maglia". E poi ci sono gli idoli, perché anche un ragazzo alto quasi due metri e designato come l'erede di Buffon si è innamorato di questo sport grazie alle gesta di qualche campione: "Kakà il migliore, ma anche Shevchenko era fortissimo". Prima di proiettarsi sul presente, ecco i ricordi del passato, quando Mihajlovic lo ha inserito nel grande calcio fra lo stupore generale: "Ancora non ci credo. Sono partito come terzo portiere. Mi sono sempre allenato bene e il mister ha creduto in me. E' arrivato il giorno in cui mi ha chiamato nello spogliatoio e ha deciso di farmi giocare. Io mi sentivo pronto, non avevo paura di giocare. Ero sorpreso sì ma niente paura perchè avevo tanta voglia di dimostrare".
E ora? "Siamo una squadra che ha cambiato tanto, ha acquistato grandi giocatori in estate. Sappiamo che non era facile inserirli subito. C'è sempre da lavorare molto per farli integrare al meglio. Detto questo, sono sicuro che il Milan abbia un grande futuro davanti a sé". Chiosa finale sul rapporto con il fratello che, oltre ad essere familiare, negli ultimi mesi è diventato anche professionale: "E' bellissimo allenarsi insieme, perché ridiamo e scherziamo. In allenamento lavoriamo molto ma c'è sempre qualche momento per sorridere. Con lui mi diverto così come con Storari e Gabriel. Lavoriamo tanto ma ci divertiamo"