"Siamo partiti due mesi fa da una situazione particolare. L’obiettivo è salvarsi, dobbiamo essere realisti". Non usa giri di parole Eugenio Corini per descrivere il momento che vive il Palermo, reduce da cinque sconfitte nelle ultime sei partite e in zona playout in Serie B. La società ha ribadito la fiducia attraverso le parole del direttore generale Gardini e la vicinanza all’allenatore (in settimana è arrivato anche l’amministratore delegato Diego Gigliani, uno degli uomini del City Group) alla vigilia del match contro il Pisa.
Una sfida importante contro un’altra squadra impegnata nelle parti basse della classifica, la prima di due match interni al Barbera. Incontri chiave per il Palermo dove Corini si aspetta una reazione dai suoi giocatori, caricati in settimana anche con un video di Kobe Bryant.
"Lui aveva una mentalità pazzesca che lo ha portato a un livello speciale - spiega Corini in conferenza stampa - In questo docufilm lui raccontava la differenza tra il livello americano e quello europeo, dove curavano di più la tattica e la difesa. Gli americani, anche se avevano il tiro da tre punti, dovevano sporcarsi per vincere e così sono riusciti a conquistare un oro olimpico. Il messaggio è chiaro: saperci sporcare, dare tutto per la squadra. Se lo fa Kobe, lo esigo anche dai miei giocatori".
Corini ha poi proseguito il suo sfogo, ripercorrendo le ultime prestazioni e parlando del blackout negli ultimi 25 minuti contro la Ternana, apice del momento negativo del Palermo: "La risposta che ha dato il campo dice che la squadra arriva fino a un certo punto. Dobbiamo capire chi siamo oggi e che campionato dobbiamo fare. Siamo una squadra che deve salvarsi tra mille difficoltà, con voglia ed energia. Ogni allenamento vedo chi si alza e combatte, chi è più pronto a reggere un certo tipo di battaglie. Domani voglio vedere questo: serve forza e coraggio, sapendo chi siamo oggi. Anche se siamo il Palermo, siamo una squadra che deve salvarsi”.
Combattere è la parola chiave di Corini che ha preso come esempio la sua svolta da giocatore: "Fino a 27 anni pensavo solo a fare il buon passaggio e lanciare l’attaccante in porta. Quando ho fatto la svolta mentale, sono diventato una bestia. Ho preso pugni in faccia, ho fatto tanti errori, ma la mentalità va costruita giorno dopo giorno".
Infine un passaggio sul Pisa, reduce dalla vittoria di Perugia e dal pari di Parma con D’Angelo in panchina, che il Palermo ha già affrontato nella preseason, perdendo 5-0, l’ultimo incontro prima delle dimissioni di Silvio Baldini: "Quel risultato ha determinato tante cose e non è facile sistemarle tutte. Sono qua a combattere affinché questa squadra porti a casa la pagnotta, vuol dire essere umili e lottare per non retrocedere. So che a qualcuno girano le scatole, ma non voglio vedere qualcosa che non c’è. Siamo consapevoli che il Pisa ha ricominciato un cammino interrotto qualche mese fa, 8-9 giocatori fanno parte del percorso vecchio, c’è una rosa di qualità con giocatori importanti".