I capelli riccioli alla Fellaini e il modo di giocare alla Pogba. Questo e molto altro è Hannibal Mejbri, talento francese classe 2003 arrivato nelle ultime ore al Manchester United dal Monaco. Centrocampista centrale dinamico e allo stesso tempo dotato di ottima tecnica, Mejbri, nonostante la sua giovane età, arriva nel calcio inglese con due anni di ritardo. Eh sì, perchè già due stagioni fa, quando di anni ne aveva solo 14, si allenò con l'Arsenal e ricevette un'offerta dal Liverpool. Alla fine però il padre Lofti, anche lui ex calciatore, preferì farlo acquistare dal Monaco. Ma la storia di Hannibal comincia diversi anni prima.
Nato a Ivry-Sur-Selne il 26 Gennaio 2003 da una famiglia di origini tunisine, muove i primi passi nel mondo del calcio nel Paris FC, dove rimane fino al 2017, quando passa all'AC Boulogne-Billancourt. Ed è qui che comincia a dimostrare tutto il suo talento. Partecipa da sotto leva alla Coupe De Paris, un'importante competizione francese di calcio giovanile, e la vince, andando anche in gol nella finale contro il Paris Saint Germain. Un rapporto, quello tra Hannibal e il PSG, che diventa da subito complicato. Lui sostiene che la squadra della capitale sia senza anima e a loro preferisce di gran lunga il Monaco, di contro il Paris Saint Germain effettua un reclamo tecnico perchè il giovane centrocampista non indossava i parastinchi durante la finale. Con queste premesse il PSG non riuscirà più a convincerlo a vestire la propria maglia ma nelle ultime settimane si è consolato acquistando Xavi Simons, altro 16enne capellone cresciuto nella Cantera del Barcellona.
Gli occhi delle grandi d'Europa si aprono immediatamente su questo talento e, come detto, la scelta sua e della famiglia ricade sulla squadra del principato, nella quale si trasferisce nell'Agosto del 2017 per 1 milione di euro. Una cifra importante che, insieme a un contratto firmato con l'Adidas, hanno creato diversi problemi a Mejbri. Infatti, come raccontato da mamma Radhia, Hannibal ha sempre dovuto fare i conti con le invidie, non solo degli avversari, ma di tutto l'ambiente del calcio giovanile francese. Non è facile, già a 14 anni essere costantemente osservato e sottoposto a commenti, non sempre così piacevoli, ma Mejbri ha trovato sin da subito il modo per affrontare questa situazione: "Nel corso degli anni, ho imparato a vivere con l'invidia intorno a me perchè dura da tempo. Mi sono creato una specie di bolla protettiva. Ammetto che a volte mi piacerebbe uscire come fanno i ragazzi della mia età, ma la famiglia mi ha sempre spinto a rimanere umile e sa come rimettermi al mio posto".
La famiglia predica umiltà al giovane Hannibal a tal punto che c'è qualcuno che ha sempre avuto qualche dubbio sulla sua carriera da calciatore. E' proprio suo padre Lofti, che sperava per lui più in un futuro da avvocato o da dottore: "E comunque, anche se diventasse un calciatore professionista, non voglio che abbia una nocciolina al posto del cervello". Difficile montarsi la testa con una famiglia così.
Kylian Mbappè e Moussa Sylla, i due talenti forse più splendenti di questa generazione di fenomeni francese, sono i modelli da imitare. Con loro, anche quel Paul Pogba che non ha perso tempo nel fargli sapere che lo aspetta al più presto in prima squadra. Anche Solskjaer gli ha già dato a suo modo il benvenuto dicendo che dovrà lavorare sodo per arrivare dove il club si aspetta di vederlo.
Tante aspettative, dunque, ma da raggiungere un passo alla volta. Perchè se è vero che Mejbri ha bruciato le tappe sin dall'inizio della sua carriera, è altrettanto vero che lo ha sempre fatto a modo suo, con umiltà e in punta di piedi. Perchè oltre al talento, come insegna papà Lofti, bisogna sempre tenere acceso il cervello. Sia che Hannibal Mejbri avesse deciso di diventare un avvocato, un dottore o un calciatore del Manchester United.
A cura di Alessandro Gardella