La nuova Champions League ha preso il via, ed è più spettacolare che mai. Tante partite, altrettanti big match e soprattutto grandissime emozioni. La nuova formula con la classifica unica renderà ogni singolo minuto decisivo, perché con molta probabilità - date le sole 8 partite - molte squadre arriveranno alla fine della prima fase appaiate in classifica, e ogni singola posizione scalata sarà fondamentale per il tabellone della fase a eliminazione diretta. Ma in caso di arrivo a pari punti come si stabilisce chi sta sopra e chi sotto? I criteri.
Champions League, i criteri in caso di arrivo a pari punti
La principale novità di questa edizione della Champions League è che tra i criteri non si ritrova più quello relativo agli scontri diretti. La nuova formula infatti prevede che non tutte le squadre si incontrino, motivo per cui non è certo che due squadre a parità di punti abbiano giocato contro.
Il principale criterio sarà dunque quello della differenza reti, seguito dal numero di gol segnati in generale e da quelli segnati in trasferta. Se ancora questi non basteranno, allora si guarderà alle vittorie, poi alle vittorie fuori casa e al maggior numero di punti ottenuti collettivamente dagli avversari affrontati nella prima fase, ma non solo.
L'ordine dei criteri
- Differenza reti superiore nella fase a gironi
- Maggior numero di gol segnati nella prima fase
- Maggior numero di gol in trasferta segnati
- Maggior numero di vittorie
- Maggior numero di vittorie esterne
- Maggior numero di punti ottenuti collettivamente dagli avversari affrontati nella prima fase
- Differenza reti collettiva superiore degli avversari
- Numero maggiore di gol segnati collettivamente dagli avversari
- Totale punti disciplinari inferiore basato solo sui cartellini gialli e rossi ricevuti da giocatori e dirigenti in tutte le partite (Rosso=3 punti; Giallo=1 punto; Espulsione dopo due gialli=3 punti)
- Coefficiente club più alto