'La storia del calcio italiano passa anche da qui'. Uno scudetto, il premio per la maglia più bella del mondo, preferita a quelle di Ajax e Real Madrid. C'è una cittadina italiana dove il pallone è impregnato di racconti. Siamo a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria. In questi giorni il Casale, girone A di Serie D, festeggia i 110 anni di storia. Nel suo palmarès la vittoria del campionato italiano 1913-1914: 'Mi dicono che il Casale sia stata anche la prima squadra italiana ad aver battuto un club inglese ed agli inizi del '900 era una cosa impensabile dato che il calcio era nato proprio in Inghilterra' racconta a gianlucadimarzio.com il patron Lino Gaffeo.
Che con il socio Giuseppino Coppo ha avviato questo nuovo ambizioso progetto: 'Sono un romantico, faccio calcio da trent'anni ma qui è tutto diverso, si respira ancora il calcio di una volta'. 'Vogliamo tornare nei professionisti e ricostituire lo storico quadrilatero piemontese con Pro Vercelli, Novara e Alessandria. Casale, del resto, è una delle tre città non capoluogo di provincia ad aver vinto un campionato italiano di massima serie'.
Da Pavoletti a Taddei, il Casale delle stelle
Oggi il Casale è quarto in classifica in Serie D, a soli quattro punti dalla capolista Prato. Storie nella storia. L'allenatore è Francesco Buglio che detiene il record di panchine del club: 'Avevo già allenato il Casale in C tra il 2010 al 2013. In quella squadra giocavano anche Leonardo Pavoletti e Riccardo Taddei. Allenare questa società è motivo di orgoglio. E queste giornate dedicate ai festeggiamenti per i 110 anni sono magiche'.
Storie, racconti e sogni: "Regalaci il derby"
'Passeggiando in città ti senti importante', prosegue Buglio, ‘io mi sento uno di loro. Mi hanno raccontato anche che il Casale è stata la prima squadra a giocare una partita in notturna. Cosa mi chiedono i tifosi? Di tornare a fare il derby con l'Alessandria'. C'è un'immagine impressa in questi giorni nella mente di tutti i casalesi: una bandiera nerostellata che sventola sulla Torre Civica del paese. Un simbolo storico che vuol tornare nel calcio che conta.
A cura di Fabrizio Caianiello