Dopo una carriera ad altissimi livelli, segnata dalla vittoria nei Mondiali del 2006 e stagioni da protagonista con le maglie di Parma, Inter, Juventus e Real Madrid, adesso Fabio Cannavaro siede sulla panchina dell'Guangzhou Evergrande. L'ex difensore napoletano sarà sempre grato alla sua città natale, e, al Corriere dello Sport, ha parlato della questione Hamsik: "C’è un aspetto romantico-sentimentale che si pone: ne ho parlato con Paolo, mio fratello, non prenderemmo mai un calciatore al Napoli per non rappresentare elemento di disturbo. Stiamo parlando della nostra squadra, quella della nostra città: e non mi permetterei di fare azioni che possano alterare umori ed equilibri.
Poi ancora su Hamsik e l'avvicinamento al Guangzhou: "Ho avuto modo di chiacchierare con Venglos, il procuratore, però vale quello che le ho appena detto: lui è il capitano del Napoli, non sarò io a portarlo via. Non posso negare però che il capitano del Napoli è stato proposto, ma credo sia normale: stiamo parlando di un calciatore dal valore assoluto".
Cannavaro ha inoltre parlato dell'arrivo di Ancelotti sulla panchina azzurra: Ancelotti commuoverà la gente di Napoli, come il giorno in cui comunicò a noi giocatori del Parma che sarebbe andato via, al Milan: piangemmo tutti. Perché Carlo non è solo un allenatore enorme, e non sono io a scoprirlo, ma anche un uomo eccezionale. Mi ha fatto crescere, mi ha introdotto dalla marcatura a uomo alla difesa a zona e poi mi ha sistemato al fianco di Thuram. Ma prima, all’inizio, non mi vedeva o diciamo che non mi faceva giocare, mi spostava a destra o anche a sinistra".
Infine sulla crescita del Napoli: "Uno che ha tutti quei trofei, sa come si fa per vincere. Il salto di qualità, e senza offesa per Sarri di cui Carletto sfrutterà il lavoro, si percepirà".
L'intervista integrale sul Corriere dello Sport