Dal Torino alla nazionale, dalla Serie A ai Mondiali in Russia. Adem Ljajic, 26 anni, corona il sogno di ogni calciatore: "Giocare un Mondiale è l'obiettivo di ogni bambino, sono felicissimo di esserci arrivato - spiega il fantasista granata ai microfoni de La Gazzetta dello Sport -. La nostra squadra ha tanta qualità e dobbiamo provare a raggiungere gli ottavi di finale: possiamo riuscirci".
Le buoni prestazioni con la Serbia (1 gol e 2 assist nel 5-1 contro la Bolivia) confermano l'ottimo momento di forma di Ljajic, riscattatosi a Torino con l'arrivo di Mazzarri: "Il nostro è un grande allenatore, ma non lo scopriamo di certo solo ora. E' stato importante non solo per me, ma per tutti. E partire con lui già dal ritiro precampionato sarà un grosso vantaggio per noi". Il Toro ha degli obiettivi da raggiungere, la prossima stagione non si può più sbagliare.
"Miravamo all'Europa, ma non ce l'abbiamo fatta. Mihajlovic poteva avere delle responsabilità, ma se i risultati non arrivano significa che tutti non hanno reso al 100%. Io ho avuto un momento-no, sia dal punto di vista fisico che psicologico, ma mi sono ripreso alla grande. Scordatevi il vecchio Ljajic, ora ho messo la testa apposto".
Per puntare all'Europa, un Ljajic in forma sarà fondamentale per Walter Mazzarri. Come per il serbo, lo stesso discorso vale anche per capitano Belotti: "Cairo assicura che Andrea resterà? Ne sono felice. Per raggiungere certi traguardi, serve gente della stoffa del Gallo. E' un grande giocatore e un'ottima persona".
L'intervista completa su La Gazzetta dello Sport