Prima una dura sessione di allenamento live, poi due chiacchiere sul futuro del campionato. In diretta sulla pagina Instagram ufficiale dell’Inter Antonio Candreva è stato intervistato da Fabio Rovazzi. Il centrocampista nerazzurro si è offerto di fare da personal trainer al cantante che dopo una paio di minuti ha esclamato: "Non è ancora finita?". Poi è iniziata la chiacchierata vera e propria sul tema coronavirus che sta coinvolgendo il mondo dello sport e non solo: "E’ un momento delicato. Questa pandemia non ce l’aspettavamo. - ha dichiarato Candreva -. II calcio passa in secondo piano, la cosa che conta di più è la salute di tutti. E' fondamentale che la situazione si risolva nel più breve tempo possibile''.
Il calcio è uno sport in cui il contatto fisico è parte predominante e il centrocampista dell'Inter non nasconde che una ripresa in sicurezza con ferree logiche di distanziamento sociale sarebbe assurda. "Non si potrebbe neanche immaginare. Il calcio senza toccarsi? E' uno sport di contatto, ci si tocca, ci sono contrasti. E' impossibile pensarlo senza scontri con gli avversari o con i compagni in allenamento".
Calciatore e papà
Intanto l'esterno dell'Inter passa le giornate in famiglia, tra esercizi e giochi da creare per il figlio. "Mi alleno, passo del tempo con Raul, mio figlio. Ci inventiamo momenti simpatici per sdrammatizzare la situazione. Alla fine apprezzeremo sicuramente di più quello che abbiamo. Anche le cose che prima ritenevamo banali. Ringrazio i medici e le persone che stanno lavorando in prima linea".