Summit di calciomercato, ieri, a Milano tra Urbano Cairo, Walter Mazzarri e Massimo Bava, ds in pectore del post Petrachi a Torino. Nelle intenzioni dell'allenatore, che dovrebbe lavorare a stretto contatto con il nuovo uomo mercato granata, c'è l'intenzione di non stravolgere la squadra che quest'anno si è classificata al settimo posto, andando a cercare due o tre acquisti per rinforzare l'attuale rosa, senza sacrifici particolari in uscita. L'attenzione è soprattutto a centrocampo, dove il nome principale resta un obiettivo già sondato la scorsa estate: si tratta di Pereyra del Watford, che Mazzarri ha già allenato in Inghilterra e rivorrebbe in Italia. L'ex Udinese e Juventus però non sarà facile da convincere a causa della mancata qualificazioine del Torino in una competizione europea. L'anno scorso, dopo un lungo tiramolla, il Toro decise di abbandonare la pista Pereyra per acquistare Soriano, che però ha convinto soltanto nella seconda parte della stagione a Bologna.
E proprio a Bologna ha giocato gli ultimi sei mesi di campionato Lyanco. Per Mazzarri, il difensore brasiliano ha riacquisito un buono stato di forma ed è quindi pronto per prendere il posto di Moretti in difesa. Oltre a lui, rientrerà a Torino anche Bonifazi (in prestito alla Spal), ma la sua conferma per ora non è ancora certa. Si sta valutando infine il riscatto di Djidji: l'ex Nantes ha convinto e sta recuperando dall'operazione al menisco a cui si è sottoposto un mese fa. Probabile, per lui, la permanenza in Italia.