Questa estate partito Candreva direzione Inter, in casa Lazio, si cercava il sostituto. E Tare aveva visto in lui il perfetto ricambio per la fascia destra d’attacco. 8 milioni l’offerta fatta al Ludogorets, ma la richiesta era di 10. Alla fine non se ne fece nulla, ma il nome di Jonathan Renato Barbosa, alias Jonathan Cafù, è rimasto sui taccuini biancocelesti: “L’interesse della Lazio? Sì, è vero confermo. Tare ha parlato più volte con il mio procuratore. Ci sono stati contatti, direi una serie di contatti tra le due società. Poi però il Ludogorets e la Lazio non hanno trovato l’accordo e tutto si è bloccato”. Tra poco più di un mese riapre il mercato e la Lazio, a sentire Cafù, non molla la presa su di lui, anzi: “La Lazio è sempre in contatto con il mio procuratore. So però che il mio nome circola anche in Inghilterra. Da poco ho ottenuto il passaporto (bulgaro, ndr) e sono a tutti gli effetti un giocatore comunitario”. Una cosa importante per un brasiliano, soprattutto nel mercato invernale, un’opportunità che Cafù non schiva, anzi: “Partire a gennaio? So che c’è questa possibilità, ma io ora penso solo a giocare e a lavorare per migliorarmi ogni giorno”.
Lo vogliono in tanti, soprattutto dopo le belle prestazioni offerte fino ad ora in Champions League. Quattro gol totali e una serie di prestazioni positive che hanno incuriosito molte società in giro per l’Europa: “Sto vivendo una stagione importante, - continua Cafù - la mia prima in Europa. Mi sono trovato subito bene in Bulgaria e l’avvio, quest’anno, è stato di grande impatto. Gioco la Champions League, ho segnato, sto dando una mano alla squadra”. Il futuro potrebbe essere targato Lazio, che in Europa non c’è ma ha sempre un pedigree importante: “Il calcio italiano è sempre di grande livello, è uno stimolo per tutti per confrontarsi. Un futuro alla Lazio? La considererei come una grande opportunità, ma io non posso dire niente di certo. Ripeto, al futuro pensa il mio procuratore anche perché al Ludogorets io sto bene. Mi trattano come uno di famiglia. E poi sento grande fiducia e questo mi aiuta a rendere al massimo. Li ringrazio sempre”. Ma in casa biancoceleste ci sarebbe anche un suo grande sponsor: “Felipe Anderson è un amico, lo conosco fin dai tempi in cui ci siamo incrociati in Brasile, eravamo ragazzi. Sono continuamente in contatto con lui, mi ha parlato della Lazio. Poi Roma è una città fantastica, ricca di arte, famosa nel mondo. Per noi brasiliani è uno dei posti che più amiamo”. E proprio nella Capitale, sponda giallorossa, ha militato il suo omonimo, per adesso, più famoso: “Quel Cafù è stato un grandissimo giocatore, campione del mondo, a lui si sono ispirati tanti ragazzini della mia generazione. Anche a me è sempre piaciuto, per la sua velocità, il dribbling sulla fascia». Jonathan Renato Barbosa è un attaccante esterno, veloce e tecnico: “Sono sempre stato molto veloce e questa caratteristica mi ha aiutato ad arrivare in Champions. Il Cafù della Roma ha fatto una grande carriera, io spero di poter fare la mia, migliorandomi e lavorando duro, lo faccio quotidianamente”.