Con lui in campo, in quattro partite tra Coppa e campionato (due da titolare, altrettante da subentrante), il Bari non ha preso gol. Francesco Vicari però ha un chiodo fisso: condividere i meriti con i suoi compagni di squadra. "Allenarsi con certi uomini e giocatori aiuta a migliorare e anche tanto - assicura presentandosi in conferenza stampa - due clean sheet di fila? Ci siamo guardati dentro e abbiamo cercato di perfezionare i punti sui quali eravamo indietro. Si attacca e ci si difende in 11. Abbiamo cercato di lavorare insieme anche sull’altra fase per poter ottenere risultati". Voce di chi ha giocato quasi 100 partite in B e a 28 anni ha deciso di salutare la Spal dopo sei stagioni e raggiungere la Puglia. Con un avvio in biancorosso condizionato dagli infortuni: "Sono contento per il rientro, ma soprattutto perché da quando sono arrivato non ho mai avuto continuità di lavoro. Spero di aver messo tutti i problemi alle spalle" è il suo manifesto d'intenti.
"Nessuno doveva convincermi di Bari. Belle parole da Antenucci e Polito"
Ci tiene, Vicari, a spiegare la scelta di Bari. "Questo aspetto lo voglio chiarire: non mi doveva convincere nessuno - ammette con fermezza - sapevo importanza della piazza e del Bari. Antenucci, con il quale avevo giocato alla Spal, e Polito mi hanno aiutato a fare la scelta giusta. Anche Ciro mi ha corteggiato, mi ha fatto piacere, ma non è solo per queste due cose che sono qui. I ricordi delle mie esperienza a Bari da avversario sono sempre stati da brividi. Non ho mai avuto dubbi".
Gli stessi che spazza via quando gli chiedono delle ambizioni dei biancorossi, oggi unica squadra imbattuta della B e terzi a 12 punti con il Frosinone. "Veniamo da un inizio importante - spiega Vicari - forse non ce l’aspettavamo neanche noi. È giusto che i tifosi sognino, ma la nostra forza deve essere l’equilibrio. La vittoria di Cagliari? L’effetto è stato bello, era una partita importante". La forza è quella di un Bari "combattente, con idee". Il copyright è dell'allenatore Michele Mignani: "Avere fame è la base - garantisce - delle volte non basta solo quella, ma servono idee in campo, soprattutto contro squadre attrezzate".
"Caprile merita l'Under 21, Cheddira ha una forza superiore alla media"
Nello specchietto retrovisore c'è la Serie A conquistata nel 2017 con la Spal. Vicari sa come si vince in B. E alla ripresa del campionato, sabato 1 ottobre, a Bari arriverà il Brescia capolista: "Incontreremo una squadra forte, se è in vetta è un avversario di valore - evidenzia - mi aspetto un San Nicola molto caldo. Avremo più tempo per preparare bene la gara". Nella sosta ci sarà modo per lavorare con il gruppo.
Dove però non ci sarà Elia Caprile, portiere convocato in Under 21. Rappresentativa che Vicari ha frequentato in passato: "Ho parlato con Elia, se lo merita - spiega il difensore - non gli ho svelato nulla. Ritengo giusto che sia lui a scoprire questa esperienza". Concetto che vale anche per Walid Cheddira, attaccante che ha meritato a suon di gol (ben 10 in questo avvio di stagione) la convocazione con la nazionale del Marocco per le amichevoli contro Cile e Paraguay: "Sin dall'inizio sono stato sorpreso dalla sua forza, è superiore alla media. Lo trovo naturale, incredibile. Sta dimostrando tutto il suo valore e ha ancora un grande potenziale da mostrare".