Mehdi Dorval cinque mesi fa vinceva il campionato di Serie D con il Cerignola, oggi mostra il sorriso di chi ha appena esordito da titolare in Serie B. E lo ha fatto servendo un assist e mettendo il piede in altri due gol nel 6-2 contro il Brescia che ha consegnato al Bari la vetta della classifica (condivisa con i lombardi e la Reggina). "Non mi aspettavo di giocare dall'inizio - ammette in conferenza stampa - poi esordire dal 1' davanti a 24mila tifosi non è semplice. Ho cercato di fare giocate semplici per guadagnare fiducia e consapevolezza poi è andato tutto bene. Ho fatto un solo assist, quello per il 3-0 di Cheddira, ma ho messo il piede anche sul 2-0 e sul 4-0. Sono contento così".
Dorval e l'attesa: "Arrivo dalla D, sapevo che avrei dovuto aspettare"
Dopo una fase di attesa e l'esordio per 20 minuti da subentrante sul campo del Perugia, per Dorval è arrivata la prima volta da titolare, complice la squalifica di Pucino: "Sapevo che avrei avuto una chance ma che avrei dovuto aspettare - ammette - arrivo dalla Serie D ed è giusto così". La voce è quella di chi ha già dei riferimenti negllo spogliatoio: "Ho lavorato tanto sulla fase difensiva con l'allenatore, ho chiesto anche molti consigli a Pucino e mi ha aiutato tanto. Li ringrazio per questo. Siamo una squadra molto unita, in ogni allenamento cerchiamo di migliorare. Anche l'allenatore è sempre sul pezzo, ci fa capire quanto dobbiamo essere attenti a ogni singolo dettaglio".
Non nega, Dorval, di essere passato per una fisiologica fase di adattamento: "Il salto dalla Serie D alla Serie B è enorme. All'inizio ho avuto difficoltà sul piano dell'intensità, poi i miei compagni mi hanno parlato e mi hanno dato la forza di crescere ogni giorno: adesso sono più tranquillo". Che sia Serie D o B, la costante resta la vetta del campionato: "Sono contento del primato ma mancano 31 partite: dobbiamo crescere di gara in gara e vedere dove possiamo arrivare".
Sognando Cancelo e Cuadrado: "Per arrivare in A servono impegno e fortuna"
La faccia è quella di chi maschera con quei baffi una carta d'identità verde, con 21 anni compiuti a febbraio e tanti sogni nel cassetto. "Mi piacerebbe arrivare in Serie A ma per farlo devi lavorare sempre, ogni giorno. Mi serve tanto impegno e un pizzico di fortuna". I modelli non nascondono l'ambizione: "Da ragazzino giocavo da esterno alto a sinistra, quindi saltare l'uomo mi piaceva molto. Quando gioco a sinistra studio Cancelo, a destra mi piace Cuadrado".
A Bari intanto Dorval ha formato una mini-colonia francese con Gigliotti e Scheidler, quest'ultimo a segno nel 6-2 al Brescia per il suo primo gol italiano: "Con Aurelien abbiamo un gran rapporto, abbiamo anche degli amici in comune. Sono contento per il suo centro all'esordio, può farne davvero ancora molti. Il calcio francese è più tecnico, quello italiano è fatto di tanta tattica e fisicità".