Dopo le dure parole di ieri sul mercato della sua Atalanta, Gian Piero Gasperini è tornato a parlare e lo ha fatto ai microfoni di Sky Sport, nel giorno della vigilia della partita di ritorno contro l'Hapoel Haifa: "Stiamo lavorando dal 4 luglio per poter arrivare pronti a questo appuntamento - ha detto - dobbiamo giocare un'ottima partita per raggiungere la qualificazione, siamo obbligati a farlo".
Il discorso, però, non può non cadere sul suo sfogo ("Il nostro un mercato triste, forse serve un allenatore più bravo" Aveva detto ieri in conferenza"): "Alleno questa squadra da 50 giorni. Quanto basta per aver fatto le mie valutazioni, in base alle quali ho detto quelle cose. Per me il mercato è chiuso perché non c'è più tempo. Non ci rimane che guardare avanti con quello che abbiamo, affrontando al massimo i nostri impegni. Indietro non si può tornare"
Che saranno numerosi e impegnativi. Per questo sarà necessario preservare le forze: "I preliminari si stanno rivelando veramente impegnativi - ha continuato - ma del resto già ora entriamo in un periodo dove ci saranno tante partite, anche importanti. CSKA o Copenaghen sono due avversari non facili da superare e servirà la miglior Atalanta. In campionato avremo invece Roma, Frosinone e Cagliari. L'Europa toglie energie, è vero. Però da' anche stimoli. In queste tre settimane cercheremo di metterla in cassaforte, questo è il nostro obiettivo primario".
E guai a parlare di salvezza come obiettivo della stagione: "Sarebbe incoerente parlarne - conclude Gasperini - quest'anno vogliamo azzardare un po' di più. L'Atalanta ha fatto grandi risultati, ora tutti ci aspettano ma sarà molto impegnativo. Non sarà facile, ma dovremo provarci".