Seduti comodi, belli beati. Felici. Mamma, papà e lui: O’Ney. Il nuovo sovrano parigino. Forte, esteta, esageratamente ricco. E superstar, adesso. Un principe dentro il Parco dei Principi. Giochi di parole in un giorno magico, come nelle fiabe. Perché i tifosi del Psg, ora, si divertono a sognare. Ad immaginare cose mai pensate prima. E a cantare Neymar, a squarciagola. Tutti pazzi per quel brasiliano. Che dalle note colorate della samba cambia la sua sinfonia con una sontuosa ‘erre’ moscia. Perché "Paris est magique" e "Ici c'est Paris".
E
allora via con la festa. Uno show. Dalla consolle di Martin Solveig
ai
cori dell’Auteuil, la zona degli ultrà. Lanciando la maglia: gesto
simbolico per sposare la causa. Assieme. “Con
una scelta di cuore”.
Sentimento e tanta voglia di spaccare, di conquistare il Pallone
d’Oro. Senza Messi vicino, “anche
se Leo non c’entra nulla”.
E vincendo tutti i trofei. Prima, però, si parte dal campionato. Con
l’inizio di un sogno.
Sì, parte la Ligue 1. Comincia l’era Neymar, da solo: senza MSN. Adesso con Cavani, oggi in gol contro la neopromossa Amiens. Mentre dagli spalti si alza la canzone per il nuovo idolo, sulle noti di Aquarela do Brasil. E poi la partita. Con Rabiot, Verratti e Motta in mezzo al campo. Quest’ultimo sostituito a metà secondo tempo da Matuidi, oggi in panchina dall’inizio. Perché il mercato c’è sempre, con la Juventus impegnata in contemporanea per la prima volta a Wembley. Ah, Dani Alves: il nuovo rullo compressore parigino, ispirato quest’oggi. Up and down, su e giù.
Giornata calda, rinfrescata dai bagni di folla. Tutti per Neymar, ai suoi piedi: dimenticando per un attimo il transfer non arrivato, ma poco importa. O’Ney c’è. Lì, in tribuna. Carichissimo. Vestito più easy rispetto alla conferenza di ieri, abiti larghi: stile Hip-Hop. E soprattutto forte della sua 10 donatagli da Pastore, che ha preso la 27. E ha segnato, ‘Oui’: El Flaco c’è. In gol. Per un 2-0 con la neopromossa Amiens: una squadra che a un secondo dalla fine del campionato scorso era sesta in seconda divisione. Poi la favola all’ultimo istante, Ligue 1. Ma contro il Psg, con Neymar in tribuna, il destino era praticamente scritto. Aspettando il via libera per il campo: seduto comodo, bello beato. Mamma, papà e lui: O’Ney. Il nuovo sovrano parigino.
La Tour Eiffel balla
Magia a Parigi. Perché anche l'inanimato prende vita, merito di Neymar. Tutti pazzi per lui, 'Oui'. Nei giorni scorsi si era illuminata di verdeoro, ballando così a ritmo di samba: ieri sera la torre Eiffel è tornata a celebrare, a nome di Parigi, l'arrivo di Neymar. "Biem-vindo", giochi di luci e una passione infinita. Tutti assieme, tifosi e monumenti. Solo per Neymar.