Orgoglio Amaranto
Arezzo è amore e riconoscenza. Sorpresa e resilienza. E' la battaglia totale vinta da Massimo Pavanel. Stagione 2017/18, la società sta fallendo e a rimetterci è la squadra. 15 punti totali di penalizzazione, la salvezza sembra impossibile. Pavanel è a terra: "Papà dici sempre a me di non arrendermi e proprio tu adesso vuoi lasciare tutto?", lo incalza la figlia Luna. Dopo un mese di stop forzato, i suoi ragazzi tornano in campo: "Sarà battaglia totale", li esorta l'allenatore. Da lì una rimonta incredibile e la salvezza ottenuta all'ultima giornata.
Oggi sulla panchina dell'Arezzo c'è Daniele Di Donato, il terzo giocatore di sempre con più presenze (413) in Serie B. Oggi l'Arezzo esiste anche grazie ad Orgoglio Amaranto: "Un comitato no profit creato nel 2010 dai tifosi che, con una sorta di primo azionato popolare, decisero di acquistare l'1% della società", ci spiega Francesco Chiericoni, che ne è il vicepresidente. Incredibile pensare come una realtà così piccola possa aver salvato un club, ma ad Arezzo è successo: "Nel 2017 con un esercizio provvisorio abbiamo fatto da tramite fra la vecchia società che stava naufragando e la nuova proprietà di La Cava - ci racconta con orgoglio Stefano Farsetti, presidente di Orgoglio Amaranto - si stava andando verso un fallimento pilotato, ma ci siamo imposti grazie al nostro 1% tirando l'Arezzo fuori dalle acque tempestose".
L'Arezzo oggi è decimo nel suo girone di Serie C. E' aggrappato con tutto sè stesso all'ultimo posto disponibile per garantirsi la possibilità di giocare i playoff e di sognare la B. Sarà una battaglia anche stavolta. Lotta, passione e resilienza: questo in fin dei conti è sempre stato il suo dna.