Dopo Mourinho anche Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Roma.
Juventus, la conferenza di Allegri in vista della Roma
Sulla partita Allegri ha detto: "Siamo in un buon momento ma come sappiamo il calcio vive di equilibrio. Dobbiamo stare con i piedi per terra e pensare a domani, non siamo neanche a metà stagione. Momentaneamente abbiamo 40 punti e domani affronteremo la Roma che è una squadra molto scorbutica perché ha uno dei migliori allenatori in panchina. Hanno dei giocatori di talento, si deve fare una partita di attenzione e pazienza".
L'allenatore bianconero parlato degli infortunati: "A parte De Sciglio che ha fatto qualche allenamento con la squadra e Alex Sandro per cui servono 10 giorni, gli altri stanno bene. Anche Kean è ancora distante dal rientro. Le distrazioni comunque sono dietro l'angolo. Domani mattina dovrò decidere se far giocare Weah o Mckennie a destra. Chiesa sta meglio. In attacco deciderò domani mattina chi far giocare, l'importante è che stanno tutti bene".
Massimiliano Allegri ha poi proseguito: "Quando subiamo dei gol a cui non siamo abituati, sia a Frosinone che a Genova, ne abbiamo parlato perché i dettagli fanno la differenza. Quando abbassi l'attenzione e sei tranquillo che non prenderai gol, fai degli errori di leggerezza".
Sul periodo non facile della Juve: "Sono contento del lavoro che abbiamo fatto ma non è abbastanza. Sono contento di aver lavorato con Andrea Agnelli e con tutti gli altri che hanno lavorato qui. Dal 7 ottobre 2021 che abbiamo casini dall'esterno e da lì abbiamo continuato a lavorare. Nella Juventus passano gli allenatori, i giocatori e i direttori sportivi ma quello che rimane è la Juventus. Vogliamo cercare di arrivare tra le prime 4, dato che l'anno scorso ci siamo riusciti ma ce l'hanno proibito".
Sul rinnovo: "Scadenza nel 2025? Io non dirò nulla alla società perché ora bisogna pensare al campo e a lavorare. Stanno anche giocando dei ragazzi ed è un merito per i 10 anni precedenti. Decreto crescita? La Juventus è meno preoccupata perché ha un patrimonio di giovani: il merito è di chi li ha scelti e li ha fatti crescere, io me li sono ritrovati. Il resto non conta perché bisogna pensare a arrivare in Champions League".
Su Vlahovic: "Vlahovic è un giocatore importante e sta crescendo. La Juventus ha fatto un investimento importante: ha 10 anni di carriera davanti, ma gli auguro anche di più. Quando hai un'età media giovane è normale che cresci se hai qualità tecniche e lo sta facendo tutta la squadra".
In conclusione ha detto: "Quello che conta è il risultato, altrimenti a cosa servono i punti? Quando da ragazzino andavo a casa dopo aver perso non ero contento. Un desiderio per il nuovo anno? Stare bene e cercare di fare risultati".