Ancora un atto di terrore in Lega Pro. In settimana, infatti, a Taranto un gruppo di calciatori è stato aggredito da alcuni "tifosi" rossoblu. Un atto gravissimo, condannato da varie società, federazioni e organi di stampa. L'ultimo in ordine tempo è stato Damiano Tommasi, presidente dell'AIC, che ha manifestato tutto il suo dissenso attraverso alcune parole pubblicate sul sito ufficiale dell'AIC: "In settimana, mentre a Londra seminavano morte e terrore nelle vicinanze del parlamento inglese, a Taranto un gruppo di teppisti incappucciati aggrediva la squadra impegnata nella seduta di allenamento. Non vorrei assolutamente confondere la gravità dei due eventi, ma noto come in entrambi i casi c'era un coltello. La lama.
La differenza tra la lama e qualsiasi altro oggetto contundente è che con la lama non si scherza. Questo il messaggio comune. Qui non si scherza...
A Londra è scattata la massima allerta. Chiusura della metro, controlli rafforzati e cambio programma per migliaia di persone. A Taranto, in Italia, saremo capaci di far scattare le misure di sicurezza adeguate? Basterà non giocare a Taranto per qualche settimana?
Basterà denunciare, indignarsi, "daspare" o arrestare? Senz'altro bisognerà fare qualcosa tutti insieme perchè nell'uno e nell'altro caso, ad oggi, il coltello dalla parte del manico, in tutti i sensi, ce l'hanno loro.
E non si scherza....