Il Ministro dello Sport Andrea Abodi torna a parlare degli Europei 2032 (dove l'Italia è candidata a paese ospitante). Lo ha fatto intervendo a Radio Anch'io Sport in mattinata. Tra i temi affrontati da Abodi anche la violenza negli stadi.
Abodi: "C'è lavoro da fare e non bisogna fermarsi"
Andrea Abodi ha inizialmente parlato degli Europei 2032: "Gli Europei 2032 che verranno assegnati a ottobre sono una grande opportunità. Sembrano fatti per noi, mancano nove anni. I nostri tempi nel costruire gli stadi li sappiamo: dobbiamo cercare di semplificare la costituzione del comitato interministeriale proprio a supporto degli Europei e per rafforzare la candidatura.
Abodi ha poi concluso: "In più abbiamo costituito una cabina di regia sui dieci stadi più uno (Palermo) coinvolti per gli Europei. C'è lavoro da fare e non c'è tempo da perdere".
"Violenza negli stadi è problema culturale"
Abodi ha parlato anche della violenza negli stadi: "L'auspicio di tutti è di arrivare a una situazione di normalità all'interno degli stadi, ma dipende anche dai nostri comportamenti e dai nostri linguaggi, ognuno può dare il suo contributo. I club devono collaborare, cercando di mettere a disposizione filmati e indicando come indesiderati chi continua con questi cori razzisti e antisemiti. La violenza, trova spunto anche nella mancanza di cultura e rispetto. Negli stadi succedono ancora troppe cose".