Luna park Mantova, dove si segna di più in Italia: la storia
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Data: 29/11/2019 -

Luna park Mantova, dove si segna di più in Italia: la storia

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Le 5 cose imperdibili a Mantova: la Camera degli Sposi di Mantegna, Il teatro Bibiena firmato Mozart, Il Museo Storico dei Vigili del Fuoco, la Basilica di S. Andrea e... l'attacco più profilico di tutti i campionati italiani in scena, a weekend alterni, allo stadio Martelli. Seriamente? Dati alla mano, classifica del girone di Serie D compresa: squadra primissima in classifica con 40 gol segnati in 13 giornate, una media di oltre 3 reti a partita. Una sinfonia dal ritmo frenetico e incessante diretta da quelli che, per tutti, sono 'i tre tenori': Cristian Altinier, Filippo Guccione e Luigi Scotto. La voglia di segnare e stupire parte dall’alto: "Il gol è il nostro marchio di fabbrica" racconta con orgoglio il Presidente Ettore Masiello a Gianlucadimarzio.com. C’è chi si ‘accontenta’ di vincere e chi, invece, prova a stravincere, battendo record su record, trascinato dal blasone, dalla fame di chi non ne può più di galleggiare nelle categorie dilettantistiche.

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UN RECORD NAZIONALE
Nessuna squadra in Italia ha fatto meglio del Mantova, dalla A alla D: l’Atalanta ha segnato 31 reti, il Pescara 23, la Reggina 36, è vero, ma in 16 giornate. E bisogna registrare un altro dato: i biancorossi hanno anche il capocannoniere di tutta la Serie D, ovvero Luigi Scotto, autore di 13 gol in altrettante gare.

‘VI PRESENTO I TRE TENORI’
"Ma avete visto il nostro 4-3-3? E’ un piacere vedere giocare questo Mantova", prosegue il Presidente. "Il gol è l’essenza del calcio ed il nostro marchio di fabbrica". Non sembra stupito: "Sinceramente la forza del nostro attacco la conoscevamo già, poi l’innesto di Guccione, accanto a Scotto e Altinier, ha aumentato ulteriormente la potenza offensiva. Li chiamiamiamo i tre tenori".

APPLAUSI A SUON DI GOL
"Il pubblico sta rispondendo bene perchè si diverte. Abbiamo 1.750 abbonati", prosegue Masiello. "Due settimane fa c’erano 3.000 spettatori sugli spalti. Mantova, nonostante gli ultimi anni di sofferenze, tra cadute e fallimenti, ha fame di calcio. L’obiettivo è tornare nel calcio che conta. E per questo che abbiamo deciso, assieme al patron Maurizio Setti, di rilevare questo club. Lo scorso anno non ci siamo riusciti nonostante un record di 83 punti. Il Como, alla fine, è stato più bravo di noi".

VOGLIA DI RIVALSA 
La mancata promozione dell'anno scorso fa ancora male: una delusione che, quest'anno, è stata trasformata in energia positiva. Il direttore generale Gianluca Pecchini non ha dubbi: "In questo record di gol c’è tutta la rabbia e l’amarezza per l'esito dello scorso campionato. La reazione in campo è figlia della voglia di vincere. Una squadra costruita con criterio che diverte e si diverte. I tre tenori hanno firmato 30 dei 40 gol segnati, e tutti molto belli". 

IL RITORNO DI ALTINIER: 'AVEVO SMESSO COL CALCIO'
C'è una storia nella storia, quella 'Duca' Altinier, che aveva deciso di abbandonare il palcoscenico prima della chiamata del 'suo' Mantova: "Ho ricominciato a vivere" ci racconta Cristian, già allievo di Maurizio Sarri, che aveva detto basta col calcio dopo la maxi squalifica per 'rissa in campo' rimediata quando era alla Reggiana in quel maledetto scontro play-off col Siena. "Ero deluso, abbattuto, ho visto e subito troppe cose che mi hanno ferito, ma il calcio non finisce mai di stupire". Sorride, è felice, anche in una categoria che non gli appartiene: "Sono nato a Mantova e cresciuto nelle giovanili di questo club, tornare qui da uomo maturo è stato un sogno perché quando era piccolo speravo di giocare in prima squadra". La spinta per lui e i suoi compagni parte sempre da li: "La delusione dello scorso anno brucia ancora. Il record di gol? Abbiamo la mentalità di cercare la rete ad ogni costo. Ho già segnato nove reti. Il più bello? quello di Fanfulla nell’unica gara vinta segnando un solo gol. Infondo visti gli altri risultati, è stato un record anche quello" scherza Altinier, che di gol ne ha sempre fatti tanti anche a Padova. "E’ inutile girarci attorno, chi viene allo stadio vuol vedere tanti gol". Dalla A alla D, più di così è impossibile: solo a Mantova. 

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A cura di Fabrizio Caianiello

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Tags: Serie D



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