Quello tra Fiorentina e Juventus sarà uno scontro fra squadre in crescita, entrambe con necessità di punti e di dimostrare il proprio valore. Andrea Pirlo ha analizzato la partita in conferenza stampa, partendo dal segreto del buon momento dei bianconeri: “La chiave è stata la testa. Eravamo arrabbiati per non aver vinto con l'Atalanta, era obbligatorio vincere a Parma”.
“Abbiamo fatto una grande gara, con un grande spirito e la voglia di inseguire i tre punti in ogni momento della partita”, ha continuato l’allenatore juventino. La stessa ferocia avuta nel derby il secondo tempo, a Barcellona, anche con l'Atalanta: è questo lo spirito che voglio, con questa testa è più facile avere il pallino del gioco”.
Per quanto riguarda i giocatori disponibili, ci sono buone e cattive notizie in casa Juve: “Qualcuno sta meglio. Dybala si è allenato un po' a parte e un po' con la squadra, penso possa venire con noi alla partita. Demiral anche sta un po' meglio. Arthur invece non è a disposizione”
Sul prossimo avversario, Pirlo ha commentato: “È una buona squadra, con ottime individualità. Il momento è un po' difficile, ha da poco cambiato l'allenatore ma nel complesso è una buona squadra, verrà qui per fare la sua partita, per difendersi e cercare di ripartire. Hanno un giocatore molto forte fisicamente come Vlahovic davanti e uno di grande classe come Ribery. Dovremo stare attenti soprattutto a questi due giocatori”.
“È l'ultima partita del 2020 e vogliamo chiudere nel migliore dei modi”, ha continuato l’allenatore bianconero. "Siamo in grande crescita, però è importante dare continuità alle vittorie. Lo stiamo facendo bene. Stiamo migliorando ma abbiamo grandi margini”
Sull’altra panchina, Pirlo ritroverà Prandelli, suo ex allenatore. “È un bravo allenatore, ho avuto la fortuna di essere allenato da lui. È bresciano come me, quindi lo conosco molto bene. Sono contento sia tornato ad allenare e di rivederlo. Ho vissuto tanti bei momenti con lui, abbiamo fatto un grandissimo Europeo perdendo la finale con la Spagna. È una persona di cuore e si merita qualcosa di più sul campo in questo momento”.
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In conferenza, spazio anche a tre centrocampisti che stanno vivendo un gran momento di forma: “McKennie, Bentancur e Ramsey sono tre giocatori diversi tra loro, che si interscambiano bene. Uno magari è più tecnico, l'altro di inserimento; Rodrigo sa fare un po' tutto. Essendo così scaglionati diversamente riusciamo ad avere maggiore aggressione sulla palla persa”.