Duecentonovantuno giorni dopo, l’Italia di Roberto Mancini torna in campo. A dieci mesi dall’ultima partita, vinta 9-1 sull’Armenia nelle qualificazioni a Euro2020, gli azzurri affronteranno la Bosnia Erzegovina nella prima partita della UEFA Nations League.
In vista della partita di domani alle 20:45 all’“Artemio Franchi” di Firenze, l’allenatore azzurro è intervenuto nella consueta conferenza stampa di presentazione. “Avevamo fatto molto bene 10 mesi fa e spero che la squadra possa ricominciare cosi come abbiamo finito. Dobbiamo rimanere nella top10 del ranking UEFA, per cui la Nations League è molto importante.”
Le condizioni fisiche e il prossimo Europeo
Mancini commenta anche le condizioni del gruppo e la preparazione all’Europeo della prossima estate. “I ragazzi li ho trovati abbastanza bene, ma un conto è allenarsi, un altro è andare a giocare una partita importante. Quest’anno sarà ancora più faticoso rispetto allo scorso, perché si arriverà all’Europeo con tutti i calciatori che hanno giocato tante partite in poco tempo”.
Immobile, Belotti, Caputo e Kean
“Per noi Belotti e Immobile sono due certezze – continua il CT commentando il parco attaccanti - , ma ci sono altri giocatori come Caputo che hanno fatto molto bene. Kean anche sta crescendo e maturando molto. Le porte sono aperte a tutti i calciatori, anche a chi attualmente non è qui”.
I giovani
Mancini spende una parola anche sui giovani in rosa. “Zaniolo e Kean stanno maturando, ma possiamo crescere con tutti i ragazzi giovani. Locatelli, Bastoni, Luca Pellegrini, ce ne sono diversi bravi e spero possano maturare in fretta. Credo che la nostra Nazionale abbia grossi margini di miglioramento”.
L’avversario e gli stadi a porte chiuse
“Rispetto alla scorsa partita la squadra è molto simile. Non hanno Pjanic, che per loro è un giocatore molto importante, ma hanno comunque ottimi elementi. Giocheremo senza i nostri tifosi. Le partite a porte chiuse non mi piacciono, ma in generale lo sport a con gli spalti vuoti non mi piace. Perché si gioca per lo spettacolo, per far divertire i tifosi. E mi auguro che si possa rivedere quanto prima la gente negli stadi”.
Un pensiero per Sciera
Mancini, al termine della conferenza stampa, riserva un pensiero a Gaetano Scirea, scomparso il 3 settembre di 31 anni fa in un tragico incidente. “È stato un grande uomo prima di essere un grande calciatore, quindi gli va fatta una menzione particolare in questa giornata”.
Le parole di Florenzi
Oltre al commissario tecnico, in conferenza stampa era presente anche Alessandro Florenzi. L’esterno giallorosso ha espresso il suo pensiero sulla partita di domani. “Domani non sarà bello cantare l’inno nazionale perché di solito ci trasciniamo dietro tutto lo stadio quando lo cantiamo e domani lo stadio sarà vuoto”.
Ancora incerto il suo futuro dopo essere rientrato dal prestito al Valencia, ma per l’esterno romano ora la Nazionale è la priorità. “Ogni giorno cerco di dare il 100% per costruire il mio futuro. Poi, dopo aver giocato queste due partite con la Nazionale, con grande serenità penserò al mio futuro con le squadre di club”.
Una battuta anche su Edin Dzeko, suo compagno di squadra in giallorosso. “Domani per me Edin è un avversario e se c’è da dargli una scarpata gliela do senza problemi, ma anche lui farà lo stesso. Saremo nemici per 90 minuti, poi amici come prima”.