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Inzaghi: “Barella diventerà una bandiera. Sentito più Calhanoglu che i miei parenti”

Simone Inzaghi commenta la sua Inter dopo l’ottima prima parte di stagione, giocatore per giocatore

Intervistato da GazzettaTV, l’allenatore dell’Inter campione d’inverno Simone Inzaghi ha avuto modo di commentare la prima parte di stagione dei suoi calciatori, parlandone guardando le foto di quando i nerazzurri erano molto piccoli. E cercando di indovinare la loro identità dalla foto che li ritrae da bambini.

 

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L’Inter di Inzaghi vista con gli occhi di Inzaghi

Barella è un grandissimo giocatore ma anche un grandissimo uomo, diventerà secondo me una bandiera dell’Inter, sente la maglia addosso. Su Dumfries posso dire che De Vrij lo ha aiutato tantissimo ad inserirsi, è stata la sua fortuna. Se la dovrà vedere con un altro grande giocatore nel suo ruolo, che è Darmian“.

 

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E che dire di Lautaro?È un giocatore completo, sente le responsabilità, sa di essere uno dei leader, dà sempre tutto in campo. Si arrabbia quando viene tolto dal campo o non parte dal 1′ ma è normale così“.

E su Edin Dzeko, poi: “Quando è andato via Lukaku ho fatto subito il suo nome al direttore. L’ho affrontato spesso a Roma, è sempre stato uno degli attaccanti più forti del nostro campionato”.

 

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Il retroscena di mercato su Calhanoglu 

“Calhanoglu è il calciatore che abbiamo puntato dopo il fattaccio di Eriksen: ricordo che ero in vacanza a Ponza e in quei tre giorni sono stato al telefono più con lui che con i miei familiari”, ha concluso Simone Inzaghi.