Inter, Mancini: “Ibra sarebbe l’ideale per ogni squadra. Fair play finanziario? Potrebbero servire cessioni eccellenti”
Alla vigilia della sfida contro il Torino, Roberto Mancini ha parlato in conferenza stampa della sua Inter. L’obiettivo terzo posto deve essere conquistato in queste ultime otto giornate che restano di campionato e non nasconde che “essendo dietro, speriamo che la Roma perda colpi”. Tra l’Inter e la squadra di Spalletti, terza, ci sono al momento 5 punti: “Possono essere recuperati anche se chi è sopra di noi è in netto vantaggio. Al momento non abbiamo scelta: mancano otto partite e dobbiamo vincerne molte. Se ci riusciremo avremo tante possibilità di recuperare terreno sui giallorossi”.
Poi Mancini spende qualche parola su un paio di singoli: “Eder? Ha solo avuto un po’ di sfortuna, gli è mancato solo il gol anche per la bravura dei portieri avversari. Palacio? Giocatore esperto e di qualità. Può essere decisivo per noi nelle ultime partite”. Testa solo al campo dunque e al prossimo impegno contro la squadra granata: “Dobbiamo rimanere concentrati per centrare gli obiettivi di inizio stagione. Contro il Torino non è mai una partita facile, loro hanno messo in difficoltà grandi squadre. Ventura? E’ un grande allenatore, avrebbe l’esperienza giusta per guidare la Nazionale”.
C’è ancora tanta strada da fare in questa stagione ma lo sguardo, per Mancini, è anche rivolto al futuro: “Fair play finanziario? Per ripianare il bilancio servirà del tempo, potrebbero servire anche delle cessioni importanti. Ma siamo l’Inter e dobbiamo cercare sempre di migliorarci. Ibra? Non sono convinto lasci il PSG, sta facendo benissimo e non credo che lo lasceranno andare tanto volentieri. Ma comunque sarebbe il profilo giusto per tutte le squadre, non esiste società che non lo vorrebbe. Tra Tourè e Ibra non saprei chi scegliere ma non credo che Thohir mi chieda una cosa del genere (ridendo, ndr)”.