Hien: “Con Nilsson non c’era bisogno di chiarirsi. Non fummo noi a decidere ma l’arbitro”

La nostra intervista a Isak Hien, difensore dell’Atalanta e della Nazionale svedese dopo la sconfitta con il Lussemburgo
Isak Hien, difensore dell’Atalanta e della Svezia ha parlato ai microfoni di gianlucadimarzio.com toccando diversi temi, dall’eliminazione dei nerazzurri ora a -6 dall’Inter capolista alla sconfitta con il Lussemburgo in Nazionale.
Hien ha cominciato così: “È un momento duro. Le aspettative prima della gara erano alte e noi non volevamo perdere in Lussemburgo. Ma il calcio è anche questo e martedi avremo l’occasione di rifarci. Sono qui con la nazionale e della sconfitta contro l’Inter non parlo“.
Ha proseguito parlando dell’amichevole con il Lussemburgo: “Se sono deluso con i centrocampisti per non averci protetti abbastanza in fase di non possesso? No, io non sono deluso di nessuno. Siamo una squadra e dobbiamo migliorare come squadra“.
“Abbiamo iniziato la partita in modo okay ma dopo un pò abbiamo perso il controllo e loro hanno iniziato a tagliare per vie centrali troppo facilmente. Dobbiamo migliorare sotto questo aspetto per la prossima partita“.

Hien: “Nilsson? Non so se era simulazione”
Il difensore dell’Atalanta ha poi commentato le assenze dei connazionali Bergvall, Kulusevski e Gyökeres: “Gli infortuni nel calcio sono normali e non ci pensiamo. Noi penseremo solo a loro quando saranno di nuovo disponibili“.
Hien è poi tornato sul rigore ‘soft’ concesso in Bruges-Atalanta dopo un contatto con il connazionale Gustaf Nilsson. “Se ci siamo chiariti? Non c’era bisogno di chiarire le cose tra di noi. Non so se era simulazione, ho imparato a non rimuginare sulle decisioni arbitrali. Io non volevo che fosse assegnato il rigore mentre Gustaf sì. Ma alla fine l’arbitro ha preso la decisione di fischiare“.
A cura di Alessandro Schiavone