Gagliardini, prima da ex contro l’Atalanta. Tra passato, futuro e il rapporto con Gasp
“Gasperini mi ha cambiato carriera, vita e prospettive”. Così Roberto Gagliardini salutava il suo ex allenatore il giorno del suo passaggio all’Inter. Parole per chi, in pochi mesi, gli ha davvero stravolto la vita. Il centrocampista classe 1994 arrivava da diversi anni difficili in prestito e all’inizio, con l’Atalanta, non stava trovando spazio.
La vittoria a Crotone non bastava, contro il Napoli c’era bisogno di una ventata d’aria fresca. E’ il momento di lanciare dal primo minuto Gagliardini. Prestazione da veterano e maglia da titolare cucita addosso, nessuno riuscirà più a toglierla a Gaglia se non il giudice sportivo per squalifica. Il resto è storia recente, con il trasferimento all’Inter e il primo gol in Serie A segnato la settimana scorsa contro il Cagliari.
“Fa piacere vederlo all’Inter, è una soddisfazione anche per me”, ha detto questa mattina in conferenza stampa proprio Gasperini. Quell’allenatore che lo ha spronato ed incitato in allenamento, tanto che in un’occasione lo avrebbe fatto arrivare addirittura alle lacrime. Si sa, l’ex Genoa è un sergente di ferro. Ma solo per il suo bene e per quello della squadra, ovviamente.
E il risultato è super positivo: Gasperini ha plasmato un giocatore completo anche dal punto di vista mentale. Pronto per una grande, pronto per quell’esordio da padrone di casa a San Siro che per Roberto, fino ad un anno fa, era solo un sogno lontano, quasi irrealizzabile. Invece è tutto vero. E in meno di tre mesi Gagliardini è diventato uno dei giocatori più amati dal pubblico interista.
Domani a Milano sarà la prima da ex, la prima contro la squadra della città in cui è cresciuto fin dall’età di sette anni. Di fronte troverà i suoi amici di sempre come Caldara, Conti e Grassi. Un ritorno al passato, ma con un occhio anche al futuro. Gagliardini fa infatti ben sperare i tifosi dell’Inter, ma anche la nazionale. Merito (anche) di Gasperini, che gli ha cambiato la vita e che domani incontrerà ancora. Da avversario.