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Fondazione Borgonovo, Chantal incontrerà nuovamente Ronaldo e Jorge Mendes a Madrid

Di nuovo insieme, per un’amicizia nata nel segno di Stefano Borgonovo e della solidarietà. La moglie dell’ex attaccante del Milan e simbolo della lotta alla SLA, Chantal, sarà infatti ospite di Cristiano Ronaldo e del suo procuratore Jorge Mendes martedi a Madrid. Sarà l’occasione per rinsaldare un rapporto nato due anni fa e parlare dei progetti futuri della Fondazione Stefano Borgonovo, come ha spiegato la stessa Chantal. “Martedì sarò a Madrid per incontrare Jorge Mendes, il procuratore di Ronaldo e parlare dei progetti futuri della Fondazione Stefano Borgonovo. Jorge ci ha invitato a vedere la partita di Champions League del Real Madrid contro il Legia Varsavia. Devo dire che mi fa molto piacere rivedere Cristiano e Jorge, loro sono sempre vicini alla Fondazione e ci sostengono. Ci siamo conosciuti due anni fa a Madrid durante una cena alla presenza di Carlo Ancelotti che come tutti sanno è un grande sostenitore della Fondazione Borgonovo, oltre che un caro amico. L’amicizia di Carlo negli anni della malattia è stata per Stefano importantissima. Carlo gli ha addirittura dedicato il libro che ha scritto e mi ricordo che Stefano quando lo ha saputo si è commosso. E proprio per questa gioia che ha dato a Stefano in un momento cosi difficile io vorrò sempre bene a Carlo”.

Alla partita ci saranno anche Fernando Ricksen, ex calciatore che ha militato anche nella Nazionale olandese e Javier Matallanas, il fratello di Carlos (ex calciatore spagnolo, malato di Sla): “Sono molto contenta di rivedere Fernando che tra l’altro è venuto anche all’apertura del Cruyff Court Stefano Borgonovo a Como nel novembre 2014. All’epoca c’era anche Johan Cruyff, grandissimo personaggio, l’idolo di Stefano. Carlos Matallanas e Fernando Ricksen combattono coraggiosamente ogni giorno contro una malattia terribile come la Sla e sono motivati nel voler sensibilizzare l’opinione pubblica parlando continuamente delle difficoltà che si incontrano quotidianamente dovendoci convivere. Sono in contatto con Fernando praticamente da quando tre anni fa ha annunciato pubblicamente la sua malattia. Poco dopo sono andata a trovarlo a Glasgow. Ho conosciuto Carlos invece lo scorso dicembre in occasione della presentazione del suo libro a Madrid. È stato molto emozionante conoscere lui e sua moglie, due ragazzi giovani che adesso si trovano a dover combattere una battaglia dura e difficile e che mi fanno anche molta tenerezza perché in loro rivedo la mia storia personale. Alla presentazione c’era anche Jorge Mendes. Adesso però ho saputo che Carlos purtroppo non può più viaggiare e di conseguenza non può venire a Madrid. Cosi verrà il suo fratello Javier”.

“La Fondazione Stefano Borgonovo – spiega Chantal –  è nata 8 anni fa per volontà di un uomo che aveva dedicato tutta la sua vita al calcio e che aveva invitato tutti a fare squadra contro la “stronza”. Il mondo del calcio io sono convinta come lo era Stefano che sarà determinante nel combattere e sconfiggere questa patologia. Potrebbe giocare un ruolo importantissimo. Molti giocatori sono stati colpiti da questa terribile malattia e quindi il calcio gioco forza è stato coinvolto. È seguito da due miliardi di persone nel mondo, è chiaro che ogni messaggio che trasmette ha una risonanza incredibile e questo permette di far conoscere una malattia come la Sla, che è una malattia di nicchia, a un numero incredibile di persone. E la conoscenza porta a una maggior consapevolezza di quanto sia terribile la Sla e di quanto sia necessario sostenere chi fa ricerca per cercare di debellarla definitivamente e quindi trovare una cura. E’ fondamentale unirsi e combatterla insieme. Abbiamo bisogno di tutti. Allora stiamo cercando di coinvolgere nei nostri progetti anche altre associazione e fondazioni che nascono dallo sport. Questo è molto importante perché unendosi, anche il messaggio che vogliamo lanciare diventa più forte”.

Recentemente, peraltro, è stato intitolato a Stefano ‘Largo Borgonovo’ a San Benedetto del Tronto: “Quest’anno sono state intitolate a Stefano due piazze, una a Como in marzo e l’altra a San Benedetto del Tronto e una via a Firenze in aprile. In più c’è un parco a Milano che porta il suo nome. Sarebbe fantastico se ogni città dove lui ha giocato facesse altrettanto. Pescara potrebbe essere la prossima”. Si parla anche di un’amichevole tra Bayern Monaco e Sambenedettese in virtù del gemellaggio che sussiste tra le due tifoserie. Un’amichevole che potrebbe essere anche d’aiuto alla Fondazione… “Sarebbe fantastico se a Monaco si potesse disputare una partita a scopo benefico a favore della Fondazione. Certo il fatto che Ancelotti oggi alleni la squadra tedesca è una fortunatissima coincidenza. So che le tifoserie sono in contatto e che sicuramente è un progetto non facile da realizzare ma niente è impossibile se si è fortemente motivati. Nel caso si realizzasse questa partita, io sarei in curva a festeggiare con i tifosi”.

Prandelli a Valencia, Ancelotti al Bayern, Zenga al Wolverhampton? È già andata a trovare i vecchi amici di Stefano? “Non ancora ma sono in contatto con tutti i tre e ci andrò molto presto…”.

“La ricerca prosegue a ritmi serrati in tutto il mondo ma ancora purtroppo una cura per la Sla non esiste e – conclude Chantal – proprio per questo che si deve sostenere la ricerca. Più finanziamenti verranno dedicati a questo scopo maggiore sarà la possibilità di arrivare a dei risultati. Un pensiero particolare va a chi  combatte quotidianamente contro la Sla: i malati, le loro famiglie, i medici, gli infermieri, i ricercatori, le associazioni, le fondazioni… e anche tutte quelle persone che donando sostengono una lotta difficile e dolorosa”.