Dalle Marche all’Abruzzo: il calcio dopo la neve e le scosse
L’Abruzzo prova a rialzarsi, ma l’emergenza non è ancora passata. La neve e la pioggia hanno piegato una regione che adesso vuole reagire, le scosse di terremoto hanno reso ancora più pesante una situazione già difficilissima. A Pescara, però, è quasi tutto tornato alla normalità dopo gli allagamenti e l’esondazione del fiume che ha bloccato la città nei giorni scorso. E l’Adriatico ha già risposto presente per la sfida contro il Sassuolo: passato il test di agibilità, domani si giocherà. Ma il pallone rotolerà in una terra che non può dimenticarsi della situazione ancora difficile a Rigopiano, dove si continua a scavare per cercare altri sopravvissuti. E tante famiglie abruzzesi sono ancora senza luce, acqua, riscaldamento. Emergenza vera.
A Pescara il pallone rotolerà, ad Ascoli invece no. Le Marche ancora colpite dal terremoto, e allora la partita contro la Pro Vercelli viene rinviata a data da destinarsi. Per aiutare e concentrarsi sulle vere emergenze del territorio. “Il rinvio è un atto dovuto per concentrare tutte le attenzioni del territorio verso le emergenze che continuano ad interessarci già dallo scorso mese di agosto. Emergenze che sono divenute ancor più gravose per le conseguenze che le abbondanti nevicate dei giorni scorsi hanno procurato: ci sono interi paesi privi di corrente elettrica, acqua, riscaldamento; a questo si è aggiunta da ieri una violenta sequenza sismica senza precedenti. Il nostro territorio, che già da cinque mesi deve fare i conti con questo “mostro invisibile”, portatore di morte e distruzione, è ripiombato in una situazione che sa quasi di persecuzione; una situazione che solo il carattere speciale, tenace e perseverante della nostra gente può trasformare da dolore in speranza e la speranza in voglia di reagire. Noi dell’Ascoli Picchio sentiamo di essere percepiti sul territorio come una gioia per quanto, con il nostro lavoro, riusciamo a creare; ma sentiamo ancora di più di esserci nel dolore e nella disperazione di questi momenti.
Noi dell’Ascoli Picchio siamo stati colpiti nel cuore della nostra terra ma vogliamo rivolgere il nostro pensiero a chi sta peggio di noi con il massimo sostegno e la più grande vicinanza.
Siamo comunque sicuri che anche questa volta reagiremo e potremo tornare alla normalità e a goderci una partita del nostro Picchio con un pizzico di serenità in più” ha detto a Sky Sport 24 l’amministratore unico dell’Ascoli Andrea Cardinaletti. Una terra sfortunata dove però non mancano i tanti segni di solidarietà: il Pescara ha ospitato in settimana il Teramo e il San Nicolò, dividendo con loro i campi e le strutture del proprio centro sportivo Poggio degli Ulivi. Ecco perché il pallone, comunque, continua a rotolare. Contro tutto.
Grazia Di Dio