Corsa, sacrificio e quasi gol: Lapadula piace, Montella approva
Un pizzico di Gianluca Lapadula fa bene a questo Milan. E pace se anche contro il Chievo Verona il gol non è arrivato, perchè i segnali che manda l’ex Pescara sono davvero confortanti. Si muove, svaria, rincorre: Montella approva, perchè uno così ai rossoneri serve per davvero. Prendete il primo gol di Kucka: quella palla recuperata sulla trequarti avversaria è l’immagine di chi ha una fame da lupi. “La mia vita insegna: mai mollare“, ha detto dopo la partita. Da tenere bene a mente: Lega Pro-SerieB-SerieA, in tre anni. E 9 milioni sul groppone.
Vice-Bacca (lo è?) o meno, ha lanciato il messaggio che tutti aspettavano: a Verona si è vista la vera anima di Lapadula, apprezzato a 360°. E dalle parti di Milano, ultimamente, non è una passeggiata riuscire a esserlo. In piena fiducia, nonostante i pochi minuti di campo finora concessigli da Montella. Che sia questo un inizio? Scalfire la titolarità di uno che segna con così tanta regolarità come Bacca è impresa per pochi, ma nelle parole del post c’è tutta la speranza di un classe 1990 abituato a lottare. Che poi, giocare insieme al colombiano potrebbe essere un esperimento intrigante: lo stesso Montella non lo ha escluso.
Per riappropriarsi dello status di Lapagol, invece, ci sarà ancora bisogno di tempo. D’altronde il salto triplo è roba olimpica, per pochi. Ma con i giusti stimoli si può superare l’ostacolo: “Spende troppe energie” è già una stoccata a caldo firmata Montella (a proposito di stimoli). Accompagnati, giustamente, dai meriti: “Gianluca è un attaccante moderno, piace molto ai giovani allenatori come me”. E con una fame così, pare proprio che il matrimonio s’abbia da fare.