‘Sembra duro, ma è buonissimo’: si chiama Muntari, e vuole salvare il Pescara
È così tranquillo, Sulley. Trolley in mano e bagaglio pieno di buona volontà. Senza parole, a testa bassa: umiltà. Zero distrazioni e tanta voglia di salvare il Pescara. Già, da svincolato di lusso a uomo della speranza. Perché Oddo non ci ha pensato due volte: la salvezza passerà anche dai muscoli di Muntari. Detto, fatto. E allora bentornato nel tuo mondo, guerriero.
Quello della Serie A, della lotta, del sudore e delle polemiche. Ora, però, per Sulley sarà più dura: ripartirà dal basso. Con tanta grinta e lo stesso spirito. Volontà africana, carattere ‘sudamericano’ e vizio del gol: piccolo dettaglio. Sempre in up and down, montagne russe. Numeri ed esperienza. Con in testa l’ultima parentesi, roba rossonera. Dal 2012 al 2015, inizio super e fine tormentata. Prestazioni al massimo con Allegri, tramonto cupo con Inzaghi. E poi cambiamenti, altro giro: Arabia Saudita. Al caldo, chiamato dai soldi: quelli dell’Al-Itthad. Nome difficile, guadagni facili: stile Paperone. 7 milioni a stagione, tanti: ma non abbastanza per spegnere la sua passione. Voglia di calcio, di partite vere. Dritto al punto e senza parole. Come ieri sera, all’aeroporto: nessuna dichiarazione. Ok, e la presentazione? Ma va, non si fa. E Il motivo è semplice: Sulley vuole solo allenarsi. E, soprattutto, dimostrare di non aver perso la rabbia. Già, quanta cattiveria in quel volto. ‘Ma non è vero, è sempre calmo. Tranquillissimo’. Sì, Muntari è così in amore, parola di Menaye Donkor: la sua bellissima fidanzata. Ma in campo, beh: tutta un’altra storia. Deciso e ‘rognoso’, in senso buono. Su ogni palla. Questione di … cuore, già: ‘Perché i tifosi di Milan ed Inter li porterò sempre con me’. Sentimento reciproco, pare. Per credere, domandare al popolo nerazzurro: super protagonista del Triplete 2010. Eh sì, il ricordo più bello è ‘quando ho vinto tutto con Mourinho’.
Partendo dal basso. Dalla polvere, quella del suo amato Ghana. Rincorrendo il sogno del riscatto sociale: per lui, per i suoi fratelli. Diventando così una preziosa risorsa per il continente. Ah, l’Udinese: cuore bianconero. In Friuli, Sulley è stato cresciuto e amato. E lì ha abbracciato e conosciuto l’Europa. Quella vera, Champions League. Grandi orecchie alzate addirittura al cielo di Madrid. E nel mezzo, poi, due esperienze in Premier League: Coppa d’Inghilterra col Portsmouth e sveltina al Sunderland.
Perché Sulley può sembrare così duro, ‘ma in realtà dà solo il 100% per vincere’. Parola di chi lo ama, per davvero. ‘Nella vita privata mica è così: altrimenti sarei masochista’. Già, pochi dubbi. Per la bella Menaye e per il suo nuovo allenatore: Massimo Oddo. Con Stendardo, Cubas, Bovo, Cerri, Gilardino e.. una solida certezza. Uno con più di 200 gettoni in Serie A. Tutti da inserire nel Luna Park italiano: il preferito di Muntari. Con le sfide scudetto, ah: ‘tutto dimenticato’. Ok, ma l’ha superata la linea? Amen. Perché ora ci si salva, e basta. Pochi fronzoli, zero parole: tanto Muntari.
Edoardo Colombo