Una giornata dal clima finalmente primaverile per una piazza che dopo un inverno freddissimo – e non solo metaforicamente parlando – ha sete di rinascita. Vicenza freme e non vede l’ora di riempirsi di nuova energia positiva per guardare al futuro con maggior serenità. Quella serenità che da inizio stagione quando per il ritiro partirono “solo 4-5 giocatori, in macchina” fino a qualche settimana fa è mancata. Per ricolorarsi di bianco e di rosso come una città e una tifoseria così meriterebbero. Perché di certo non è da tutti poter vantare 6000 abbonati nonostante tutte le difficoltà vissute in un’annata culminata con un fallimento che ora, tuttavia, se non superato sembra quantomeno passato. Merito del curatore fallimentare Nerio De Bortoli, uno che “arriva al Menti alla mattina e se ne va alla sera. È unico”, afferma chi quotidianamente trascorre al suo fianco le giornate con l’obiettivo di poter assicurare un futuro al Vicenza. “Non so quanti curatori fallimentari sono così ma lui sta facendo il lavoro rigoroso di un curatore che ci ha messo passione, forza e idee”: parola del sindaco Variati. Apprezzatissimo, De Bortoli. Minuzioso nella cura del dettaglio, poi. Come quando ad ogni donna arrivata al Menti si presenta porgendo una mimosa in onore della festa a loro dedicata. O come quando posa a fianco dei presenti che hanno deciso di porgere una mano al Vicenza Calcio personalizzando col proprio nome – chi come azienda, chi come privato – i seggiolini della tribuna del Menti inaugurati proprio oggi.
Una famiglia vera e propria, quella biancorossa. Lo deduciamo da come veniamo accolti all’interno degli uffici della società adiacenti allo stadio, dove sono presenti maglie e cimeli della storia dei Lanerossi, e sulle tribune del Menti, nonostante il via vai ininterrotto di addetti ai lavori dediti all’organizzazione nei minimi dettagli dei preparativi per l’evento in onore dei 116 anni dei Lanerossi presso “Casa Vicenza”, durante il quale il sindaco Variati e De Bortoli stesso hanno illustrato la situazione societaria: “Difficilissima ma ora con una prospettiva”.
Sig.ra Ivana, responsabile del magazzino, a mostrarci lo stadio dal suo interno durante un tour esclusivo tra magazzini e spogliatoi: “Chiunque ha dimostrato grande attaccamento. Il peggio ora sembra alle spalle e bisogna essere speranzosi nel futuro”.
ds Zocchi che, passato in estate da una realtà idilliaca come la Juventus alle vicissitudini societarie del Vicenza, non ci pensa su due volte prima di affermare con un sorriso sincero come rifarebbe “la stessa scelta altre 1000 volte”. Senza ovviamente dimenticare i tifosi, capaci di non far mai mancare ai giocatori - che quest’anno, a detta di tutti, sono “davvero un gran gruppo unito” - e alla società tutto il proprio amore e sostegno incondizionato. Sperando che questo clima finalmente primaverile possa essere di buon auspicio per la pronta rinascita di una società come il Vicenza volenterosa di assicurarsi un futuro degno della storia di questo club.
