Emenalo, dt del Chelsea: “Conte allenatore di fama mondiale”
London Calling. Un viaggio in quello che, ora più che mai, figura come il mondo di Antonio Conte, capace di plasmare un Chelsea da favola portato a quota 13 vittorie consecutive in Premier League ed in testa al campionato: tra i 36 campi di Cobham, centro sportivo dei Blues, curati nel dettaglio tra erba e dimensioni perfettamente volte a riprodurre il terreno di Stamford Bridge, ecco l’incontro con Michael Emenalo, in una delle rare interviste concesse dall’attuale direttore tecnico del Chelsea. Naturale, tra i tanti temi affrontati, parlare anche dell’impatto dell’ex CT della Nazionale Italiana sulla panchina del club inglese, con ambizioni di titolo ormai più che chiare:
“Penso che noi chiediamo sempre all’allenatore di vincere il titolo. A parte gli scherzi, ne abbiamo parlato: credo che nessun manager abbia la vittoria del titolo come target obbligatorio perchè è ovvio che è solo una la squadra che vince alla fine, ma non si dice mai ad un manager di non vincere il titolo. Gli puoi offrire il sostegno, dare le risorse per essere competitivi, e poi dipende da lui fissare l’obiettivo. Ma è stato Antonio stesso a parlare di vittoria del titolo, d’altronde non sarebbe un manager di fama mondiale se dicesse ‘No, sono semplicemente venuto per essere competitivo, non per vincere’. Al tempo stesso siamo consapevoli del fatto che veniamo da un decimo posto e ci sono tanti aspetti in cui migliorare. Penso che senza avere un pensiero fisso e definito, siamo tutti consapevoli che se le cose vanno nel verso giusto avremo ottime chance: non abbiamo ancora vinto nulla, ma sappiamo di essere competitivi e di trovarci nell’esatta posizione in cui volevamo essere”.
“La scelta di Conte è stata meno difficile del riuscire a prenderlo. Era il ct dell’Italia, un paese che ama il calcio. Eravamo rimasti impressionati quando lo abbiamo incontrato contro la Juventus. Lui ha portato non solo grande preparazione tattica, ma anche di approccio alla partita. I giocatori lo amano, come lo amiamo noi. C’è la possibilità che rimanga qua per sempre, ci speriamo, è davvero molto bravo”.