Da calciare i sassi ai record col Braga: Genoa, alla scoperta di Vitinha
La storia dell’attaccante portoghese Vitinha, al primo gol in Serie A con la maglia del Genoa
Attraversata dai fiumi Tâmega e Moimenta c’è Cavez, una parrocchia di 1113 abitanti del comune di Cabeceiras de Basto, nel nord del Portogallo, a un’ora da Braga. È qui che è nato e cresciuto Vítor Manuel Carvalho Oliveira, per tutti Vitinha, attaccante del Genoa che ha segnato contro il Monza il suo primo gol in Serie A.
Il classe 2000 già quando aveva 11 anni si allenava in Prima Squadra, prima di passare al Famalicao e all’Associação Águias de Alvite, che ha un accordo di affiliazione con il Benfica. “Il pallone gli è sempre piaciuto. Giocava anche con le pietre. Ma non avrei mai pensato che avrebbe fatto quello che ha fatto“, le parole al canale ufficiale del Braga di mamma Maria Gonçalves, che un tempo giocava anche lei a calcio. Da Cavez a Braga. “Qualcuno mi ha parlato di un ragazzino che si allenava con i grandi. Ho pensato che si trattasse di un ragazzo speciale. Sono andato a vederlo ed è stato così. Gli altri facevano 10 gol, lui 70. Quando gli altri ne facevano 40, lui ne faceva 90 o 100. Era sempre avanti. Di compagni e avversari”, ha ricordato Bernardino Dourado, presidente di Águias de Alvite, al portale Next.
Chi è Vitinha, attaccante del Genoa al primo gol in Serie A
Un talento, che però a un certo punto ha pensato di dover lasciare il calcio. I suoi genitori non avevano modo di portarlo ad allenarsi e suo fratello si è ammalato, proprio lui che in un primo momento gli faceva da autista per percorrere i 18 chilometri che separano Cavez da Alvite, Problema risolto grazie a Bernardino Dourado, che si è offerto di accompagnare il giocatore. Alto 178 cm e destro di piede, nel 2017 Vitinha è entrato nel vivaio del Braga dove ha condiviso lo spogliatoio con David Carmo e Francisco Moura. Nelle giovanili biancorosse ha segnato tanti gol, anche da sotto-età. Durante la pandemia, Vitinha è riuscito a raggiungere la prima squadra nel 2020/21. Le 8 partite consecutive a segno nella squadra B hanno giustificato la convocazione da parte di Carlos Carvalhal in Coppa di Portogallo, competizione poi vinta proprio dal Braga.
Il primo gol in campionato è arrivato la stagione successiva nella vittoria col Barcelos. Per poi ripetersi con un poker al ricevimento al Santa Clara. 28 gol e 9 assist in 67 presenze con la maglia del Braga, con cui è diventato il piumone giovane marcatore a realizzare una tripletta in un match europeo: di testa, di destro e col cucchiaio contro l’Union Saint-Gilloise in Europa League. Numeri che hanno convinto l’OM ad acquistarlo a gennaio 2023 per 32 milioni, che lo hanno reso l’acquisto più costoso della storia del club francese. In Ligue 1 però ha vissuto un periodo di ambientamento: solo 2 gol contro il Troyes sotto la guida di Igor Tudor, 4 in questa stagione tra campionato ed Europa League con Gattuso. Dunque la nuova avventura con un altro campione del mondo come Gilardino. Da Marsiglia alla Genova rossoblù, come Strootman e Malinovskyi. Fino al bellissimo gol di sabato sera contro il Monza: se si guarda il curriculum, si può stare certi che sia il primo di molti.